Autostima e bellezza fisica

Scritto il 24 marzo 2011 alle 16:41 - trackback



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Siamo convinti che avere un bell’aspetto, che coloro che sono considerati belli ed attraenti, sia uomini che donne, abbiano anche una buona autostima. Come potrebbero, d’altronde, delle persone così belle non stimarsi? Come potrebbero non avere sicurezza visto il fascino che esercitano e l’ammirazione che ricevono da tutti? Invece capita spesso che queste persone manchino di autostima come tante altre.

Spesso sono le persone che si giudicano brutte a chiedermi aiuto per migliorare la propria autostima, perché non avendo piacere del loro aspetto non riescono a vedersi come persone di valore. Si fa presto a dire che il valore è interiore e non estetico, ma infatti è proprio così. Dobbiamo poi non scordarci che la società e la cultura in cui cresciamo esaltano l’aspetto fisico rendendolo una caratteristica fondamentale per il successo e la felicità.

Facciamo ordine: la stima di se non dipende dal nostro aspetto fisico ma dalla nostra valutazione del nostro aspetto. Questo è determinante e spiega come mai non tutte le persone attraenti abbiano autostima (spesso non è altro che stima del proprio aspetto e non di se stessi) o alcune meno attraenti invece siano sicure di sé. Tutto dipende dalla nostra interpretazione. Se non impariamo a valutarci con la nostra testa seguiremo il giudizio comune, quello cioè legato a canoni socio-culturali, canoni che variano e hanno poco a che vedere con il valore delle persone.

Pensare che un aspetto attraente sia fonte di stima, poi, è fuorviante. Spesso le persone che ripongono la propria sicurezza nell’aspetto sono insicure, ossessionate dall’età e dalla perdita della giovinezza: loro non si stimano ma stimano la propria immagine. Quando leghiamo il nostro valore a qualcosa (sia anche l’aspetto del nostro corpo) finiremo privi di sicurezza e stabilità, sempre timorosi di perdere ciò che ci dà valore. In questo modo non siamo capaci di stimarci realmente, perché ci fermiamo a dati superficiali e, naturalmente, mutevoli e di passaggio.

Vivere in questo modo significa dare priorità a quella che Fromm definiva modalità dell’avere, ossia una visione in cui il nostro valore, la nostra importanza e sicurezza sono legati a “cose” esterne (o anche a persone): poniamo cioè fuori di noi il centro della nostra vita. Così facendo siamo in balia dell’eterna insicurezza e insoddisfazione che sono legate alla possibilità di perdere l’oggetto che ci conferisce valore.

Anche se l’apparenza, se l’aspetto fisico, sono gli idoli della nostra società e della nostra cultura, nulla ci impedisce di esentarci da questa assurda idolatria: la nostra stima deve basarsi su quello che siamo e non su quel che abbiamo (che sia la bellezza o la forza fisica poco cambia): solo quando iniziamo a stimare il nostro valore come persone cominciamo ad avere una sana autostima. La bellezza fisica non conta, conta quello che noi ne pensiamo. Liberarci dai canoni imposti (noi non siamo il nostro aspetto, ma esso è una parte di noi) è la via più sicura per rafforzare pensiero critico e autostima.


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3 Commenti a “Autostima e bellezza fisica”

  1. Benedetta scrive:

    Salve, mi chiamo Benedetta. Ho davvero una bassa autostima, forse derivata dal fatto che non ho un ragazzo da tanto tempo e non mi sento considerata dall’altro sesso. Grazie per i consigli, mi sono stati molto di aiuto.

  2. Igor scrive:

    Bla, bla, bla…

  3. Lavinia scrive:

    Buongiorno, sono una giovane ragazza che ha pochissima stima di se stessa. Concordo pienamente con tutto ciò che viene detto nell’articolo e vorrei solo aggiungere che solo l’autostima consente di aprirsi al mondo e conoscere persone. L’ho sperimentato sulla mia pelle vedendo una mia amica di carattere intraprendente e sicuro di sè che ad una festa ha conosciuto parecchia gente. Insomma penso che senza autostima non si possa aprirsi al mondo, anche perchè un detto dice che non piaci agli altri se non piaci prima a te stesso. Ritengo che questo sia come un comandamento per chi deve acquistare autostima e per quanto riguarda l’aspetto fisico, senza dubbio esso ha una imporatanza rilevante nel piacersi però non deve essere sopravvalutato poichè se lo si fa si finisce per trascurare il vero io, che è dentro ognuno di noi. L’aspetto esteriore nel tempo sfiorisce, cambia e si degrada con l’età, mentre ciò che resta immutato è il nostro io interiore che dobbiamo amare e rispettare. Ciò che siamo è il futuro del mondo e a volte mi viene da pensare che se avessi più autostima potrei fare qualcosa per cambiare questa brutta e fredda società.

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