Vivere consapevolmente

Scritto il 20 luglio 2010 alle 15:28 - trackback



  • “Amore: la capacità e volonta di permettere alle persone a cui si vuole bene di essere ciò che vogliono essere, senza resistenza o pretesa alcuna che esse diano soddisfazione”

     W. W. Dyer

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Cosa vuol dire vivere consapevolmente?

Nathaniel Branden, ne I sei pilastri dell’autostima spiega che vuol dire “cercare di essere consci di tutto quel che riguarda le nostre azioni, obiettivi e valori e di comportarci in accordo con quello che vediamo e sappiamo”.

Essere consapevoli di qualcosa significa, secondo Giulio Cesare Giacobbe (Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita) , sapere di stare facendo quello che stiamo facendo, essere presenti a noi stessi, rivolgere la propria attenzione a ciò che facciamo, a ciò che ci succede, al mondo che abbiamo intorno.

Anthony De Mello ammonisce che di solito viviamo una vita inconsapevole, una vita “meccanica, con pensieri, emozioni, azioni e reazioni meccaniche”, ossia non siamo consci di tutte queste cose che procedono “automaticamente”, in modo quindi inconscio.

Essere consapevoli vuol dire essere coscienti e partecipi di quel che stiamo facendo, delle emozioni che stiamo vivendo, della realtà che ci circonda e con la quale entriamo in relazione quotidianamente. Appare una cosa normale? Invece non lo è affatto.

Agiamo abitualmente in modo inconsapevole, nel senso che siamo spesso distratti, non siamo attenti a quel che facciamo ma agiamo per abitudine senza riflettere. L’inconsapevolezza comporta una vita di prigionia, una prigione fatta di sbarre invisibili che abbiamo costruito personalmente per noi stessi, e che neanche ci rendiamo conto di avere.

Vivere una vita consapevole vuol dire imparare a fermarsi ad osservare, senza alcuna valutazione o giudizio, ma con l’intento di capire, scoprire, comprendere ciò che stiamo guardando. Questo ci permette di accettare, e solo allora di amare.

La tensione e l’ansia di ottenere qualcosa, di arrivare, di realizzare, di possedere, di avere sono tutte figlie di una vita inconsapevole, una vita cieca, dove seguiamo illusioni che solo la consapevolezza può mostrarci essere tali. La consapevolezza ci porta a guardare le cose per come sono e non per come vorremmo che fossero, ci permette di vedere la realtà senza il filtro del nostro senso, della nostra interpretazione, perché smettiamo di credere, ritenere, valutare, ed iniziamo ad osservare, osservare e basta.

Vivere consapevolmente richiede un grande impegno: quello di guardare a noi stessi e al mondo senza pretendere di cambiare nulla, accettando e comprendendo. Ma solo se siamo veramente consapevoli avremo la forza di migliorare noi stessi ed il mondo.

Agire inconsapevolmente è come voler mettere in ordine una stanza al buio, mentre il modo migliore sarebbe quello di accendere prima la luce, la nostra consapevolezza.


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