Oggi non è difficile trovare su internet corsi o seminari, ma anche libri e molte risorse, che mirano a farci acquisire consapevolezza attraverso un cammino, spesso ma non solo, spirituale. Che si parli di formazione, crescita personale, percorsi spirituali poco cambia, l’idea che la consapevolezza sia una componente importante si diffonde rapidamente. In oriente, d’altronde, è alla base del sistema filosofico di molte scuole di pensiero e della cultura di molti paesi.
Cosa vuol dire essere consapevoli? Parlando di come vivere consapevolmente ho cercato di spiegare che la consapevolezza è una comprensione reale e profonda delle cose, una sorta di visione obiettiva sul mondo. Sappiamo bene che tanti sono i filtri che ci condizionano e spesso l’obiettività è una delle più evidenti carenze della nostra epoca. Tendiamo sempre a vedere le cose per come ci piacciono o per l’educazione che abbiamo ricevuto. Io definisco la consapevolezza come la capacità di comprendere la realtà al di là dei nostri condizionamenti e agire di conseguenza. Sono convinto che se siamo consapevoli di qualcosa la possiamo dominare.
Acquisire consapevolezza vuol dire quindi sviluppare la capacità di osservare i nostri condizionamenti, gli schemi che ci portiamo dietro, le influenza che subiamo ed agire senza che queste ci determinino. Essere consapevoli non equivale alla totale rimozione di qualsiasi schema presente in noi, ma alla comprensione dell’esistenza di questi schemi. Se conosco i paradigmi che mi spingono a vedere le cose in un certo modo, posso anche cominciare ad accogliere punti di vista anche opposti. Una persona consapevole sa quando agisce per interesse personale e quando no, si rende conto se difende una posizione per un pregiudizio o meno, ha chiaro l’impatto degli eventi anche al di fuori del proprio interesse.
Nell’arte di amare, Erich Fromm sostiene che per amare dobbiamo superare la nostra dimensione egotista e cominciare ad andare oltre il solo interesse personale per renderci conto che ogni persona ha un mondo, reazioni e interessi differenti. Acquisire consapevolezza significa proprio superare la dimensione chiusa in noi stessi e comprendere che ci sono molteplici punti di vista e come le situazioni non esistano in funzione della nostra vita: non siamo noi il centro dell’universo.
Un boia che esegue le condanne capitali sa bene che la morte di un detenuto è dolorosa per i parenti delle vittime, ma non è consapevole del dolore che essa provoca. Se provasse la sensazione di vedere uccidere, o anche solo condannare a morte una persona a lui cara, allora diverrebbe consapevole di cosa significa. Acquisire consapevolezza significa andare oltre la semplice comprensione di cosa succede e capire il senso profondo, il reale significato di quello che sta succedendo.
Per farlo è fondamentale che sia un processo graduale e continuo: non ci sono formule ma solo l’impegno quotidiano a voler comprendere in modo autentico. L’amore è legato alla consapevolezza perché amare richiede un cuore tenero e solo la consapevolezza che gli altri sono esattamente come noi può donarci questa comprensione e questa tenerezza nei loro confronti.
Il primo passo per acquisire consapevolezza è renderci conto che spesso confondiamo la realtà con le nostre pretese: dobbiamo imparare a distinguere la realtà dalla “nostra realtà” condizionata da bisogni, dipendenze, debolezza, attaccamenti e pretese. Solo in questo modo potremo essere davvero liberi e capaci di amare.