"I figli dell'Uomo" - Mostra virtuale gratuita

"Lasciate che i bambini vengano a me": così Gesù chiedeva ai suoi discepoli che i fanciulli non fossero allontanati da Lui; in loro dimora la semplicità; dietro ogni sguardo, ogni sorriso si nasconde la meraviglia del creato...


Amore e condivisione

 

Condividere significa rendere gli altri partecipi, un po’ come se tenessimo una cena a aprissimo le porte alle persone, oppure se decidessimo di dividere la nostra torta di compleanno con tutti gli invitati. Condividere significa aprirci, lasciare che altri possano godere di quanto abbiamo senza restrizioni, con il piacere e la voglia che possano anche loro trarne vantaggio.

Una metafora spiega l’amore partendo dalla rosa, o se preferiamo, dal sole. Sia la rosa che il sole condividono la loro natura (profumo e calore) con chiunque sia li vicino per cogliere questo dono. Non chiedono autorizzazioni né fanno distinzione alcuna, ma elargiscono la loro natura, ciò che sono, a tutti coloro che vogliono goderne. L’amore, come detto, è incondizionato e non chiede nulla. Imparare ad amare, quindi, significa anche imparare a condividere: mi riferisco alle nostre attenzioni per gli altri, al nostro tempo dedicato a loro (non le rimanenze), ai nostri interessi e alle nostre passioni che sviluppiamo assieme ad altri, alle cose che possediamo, al nostro modo di essere, fino alla nostra felicità.

Amare non è mai la ricerca della felicità negli altri, ma la condivisione della nostra con loro. Condividere significa aprire i cancelli della nostra vita e mettere le persone che amiamo a parte della festa che stiamo tenendo, rendendole tutte partecipe, come il sole o la rosa, di quello che noi siamo.

Possiamo imparare a condividere innanzitutto il nostro tempo, scegliendo di dedicarne una parte agli altri in modo esclusivo e non come avanzo di altre priorità, oppure possiamo scegliere di condividere una nostra passione coltivandola assieme ad altri, oppure dedicandoci con loro a crescere insieme, imparare cose nuove. Possiamo dare agli altri cose che a noi servono poco, oppure donare parte della nostra fortuna a chi ne avrebbe più bisogno. Non è necessario essere ricchi per poter condividere quanto abbiamo: “non ho né oro né argento, ma quello che ho te lo do”.  Questa è la massima giusta per capire cosa vuol dire condividere.

Ecco qualche idea:

  • Riserva almeno un’ora, tutti i giorni, per ascoltare qualcuno, per trascorrerci del tempo assieme, per dedicare attenzioni ad una persona. Non conta se è un amico, il partner o anche uno sconosciuto, l’importante è riservare sempre del tempo di qualità per condividere noi stessi con gli altri, anche senza chissà quale programma. Basta il nostro interesse sincero.
  • Compi ogni giorno un favore per qualcuno, dai una mano a chi ne può avere bisogno ma senza chiedere nulla in cambio. Non considerarti in credito e non accettare “rimborsi” per la tua disponibilità.

Oggi si parla spesso di condivisione ma mai intendendola una scelta d’amore. Spesso la condivisione è una forma di baratto, uno scambio alla pari dove dai per il solo vantaggio di ricevere. La ruotine e le consuetudini sociali non ci dicono di amare per il piacere di farlo né di condividere per lo stesso motivo, ma di “sdebitarci” dai favori e dalle gentilezze.

Imparare ad amare esige che impariamo a condividere con spirito altruistico e gratuito, senza aspettarci nulla, senza chiedere niente e senza approfittare della generosità “sociale” che potrebbe nascere dalle nostre azioni.


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