Amore e paura

Paradossalmente crediamo che amore e paura siano spesso emozioni legate tra loro: siamo convinti che sia normale avere paura quando amiamo qualcuno, paura che ci lasci, che gli capiti qualcosa di male, che non ci ami. Una delle cose più importanti che ho capito nella mia vita, è che amore e paura non hanno niente a che fare, chi ama non ha paura, e chi ha paura, non può amare.

In pratica si tratta di due forze completamente opposte, che ci conducono in direzioni totalmente differenti. Amare significa aprirsi, accogliere, perché quando amiamo ci apriamo al mondo, andiamo incontro alla vita, alle novità, alle possibilità. Amare significa provare fiducia, avere coraggio di rischiare, voler scoprire e comprendere, saper perdonare e restare disponibili nonostante tutto. Amare è come andare incontro a una persona a braccia aperte, pronti a stringerla a noi. Come dicevo, però, amore e paura sono distanti anni luce.

La paura nasce quando devo difendermi e porta sempre una chiusura, comporta diffidenza, distanza, isolamento. Quando ho paura mi chiude, lascio fuori tutto il resto per evitare pericoli, il mio primo e unico pensiero va a me stesso. La paura produce egoismo, perché quando ho paura penso prima di tutto a proteggermi, a mettermi in salvo. La paura rifiuta le novità, teme ogni cambiamento, vede minacce e pericoli ovunque. Non c’è spazio per il perdono perché temiamo nuovi tradimenti o errori, non c’è spazio per la comprensione perché siamo totalmente concentrati sui noi stessi, sui nostri interessi. La paura crea enormi barriere tra noi e gli altri, distanze che servono a difenderci, ma che ci impediscono di amare.

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Amore e paura non convivono mai per un semplice fatto: mentre l’amore è un ponte che mi conduce agli altri, la paura è un muro che mi tiene lontano da loro. Non posso amare se ho paura, così come non posso abbracciare una persona se tengo le braccia incrociate sul petto. Ogni volta che abbiamo paura è proprio così che ci sentiamo, è proprio questa la posizione che teniamo di fronte agli altri: chiusura e distanza.

Paura e amore sono lontani e incompatibili anche perché l’uno esclude ed elimina l’atro. Quando scelgo di amare la paura muore: aprendomi al mondo spariscono le paure, accogliendo e comprendendo gli altri terminano timori ed egoismo. Se però vince la paura smetterò di comprendere, perdonare, dare e amare. Quando abbiamo paura è come se ci togliessimo, da soli, l’aria che ci serve per respirare. Amare è la fonte di ossigeno per la nostra vita, ma la paura ce ne priva e lentamente, pur senza che ce ne accorgiamo, ci paralizza e uccide.

A volte abbiamo paura di perdere le persone che amiamo e pensiamo che questo sia normale, ma questa paura, quando nasce, ci spinge a chiuderci, a pensare solo a noi stessi. Quel che crediamo frutto dell’amore è invece conseguenza dell’egoismo: vogliamo proteggere gli altri solo perché così proteggiamo noi stessi, solo perché in loro riponiamo la nostra felicità, solo perché pensiamo siano indispensabili per noi. La paura di perdere qualcuno denuncia l’incapacità di amare, dove l’amore non è possesso, pretesa, o “relazione di coppia”, ma un dono libero e incondizionato, che non chiede e non pretende nulla.

Amore e paura sono estremi inconciliabili: la paura ci impedisce di amare, perché amare significa dare agli altri, mentre quando abbiamo paura pensiamo solo a prendere per noi stessi. La paura è il segnale che dobbiamo imparare ad amare in modo autentico se vogliamo vivere una vita felice, è il segnale che quel che chiamiamo amore è in realtà un egoismo mascherato.

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