L’ansia da prestazione nasce ogni qual volta siamo preoccupati o impauriti per il risultato di una nostra performance, che sia sportiva, professionale, erotica o intellettuale. Il problema sta nel crearci pensieri di fallimento nella nostra mente.
L’ansia potrebbe essere utile perché ci avverte di qualcosa di potenzialmente pericoloso, e una volta ascoltata e compresa, dovrebbe lasciarci liberi di agire. Spesso invece blocca e fa si che la nostra performance, come temevamo, effettivamente sia scadente.
La cosa vi riguarda? Benone, se non altro perché ho qualche consiglio per imparare a gestirla e superarla per poterci gustare il risultato finale!
Prima di tutto dobbiamo smettere di pensare al risultato e concentrarci sulla prestazione, ovvero non pensare cosa devo ottenere, ma a come devo agire. Questo vuol dire concentrarsi su quello che stiamo facendo, e che è sotto il nostro controllo.
Importante è stabilire chiaramente che cosa dobbiamo fare, avere cioè un elenco di azioni o pensieri da mettere in pratica e degli obiettivi legati alla performance. Questo vuol dire stabilire come realizzeremo ogni singola attività.
Un modo per migliorare è concentrici su come abbiamo agito. Diamo un voto alla nostra performance e stabiliamo come ottenere un punto in più la prossima volta. Questo ci concentra sull’azione e libera dall’ansia.
Poniamo che debba partecipare ad una maratona. Non penso a vincere o perdere, ma mi concentro sulla corsa. Devo avere obiettivi performance, ad esempio mantenere un certo ritmo del respiro, mantenere una certa andatura e via dicendo. Alla fine valuto la mia prestazione e valuto come migliorare la prossima volta. Se mi sono valutato sul respiro da 6, cosa dovrei fare per ottenere un 7?
Ricapitolando:
1. Focalizziamoci sul processo e non sul risultato
2. Stabiliamo degli obiettivi di performance
3. Valutiamo la performance e stabilire come migliorarla la prossima volta
Il segreto è concentrarci su cosa stiamo facendo e come lo stiamo facendo, e non su cosa vogliamo ottenere alla fine. Così facendo sostituiamo l’ansia con la concentrazione e l’azione.
Buon giorno Cinzia,
il fatto che tu diventi goffa con persone che stimi migliori, potrebbe derivare dalla voglia di sembrare all’altezza e dalla paura di essere giudicata male. Che ne dici?
Detto questo, come risolvere il problema? Sicuramente smettendo di dare importanza al parere degli altri. Se non ti importasse del giudizio altrui non credo che andresti in contro a queste reazioni “ansiose”. Facile a dirsi, ma come farlo praticamente? Ecco qualche idea:
Per prima cosa diventa consapevole dei tuoi pensieri circa quello che potrebbero pensare gli altri
Inizia a non badare a questi pensieri e chiediti “se non ci fossero queste persone, come agirei?”
Quindi agisci in quel modo, anche se all’inizio è dura.
Essere condizionati dal parere altrui non è naturale ma è un’abitudine appresa. Per la rabbia idem. Quando comnci ad arrabbiarti fermati ad osservare la tua rabbia.
Inoltre la rabbia non dipende da quel che accade, ma da cosa pensi tu a riguardo…
Cosa suscita la tua rabbia?
Cosa, nel tuo modo di vedere la situazione, ti fa realmente arrabbiare?
Altri non si arrabbierebbero al posto tuo, per quale motivo?
Se conosci situazioni in cui di solito ti arrabbi, allora sii prevenuta quando si presentano: se sei consapevole che potresti arrabbiarti, puoi anche gestire la cosa perché non ti coglie alla sprovvista.
Comincia a riflettere sulle tue reazioni, non darle per scontate ma osservale, e abbi pazienza e determinazione: a volte i cambiamenti richiedono tempo ma puoi sicuramente migliorare. Poi fammi sapere come va!
ciao,io sn una persona estroversa ma di fronte a persone che considero(per motivi discutibili)migliori di me tutto ciò di positivo k posso trasmettere in qualche modo lo storpio divento goffa e nn riesco a dire e fare quello k vorrei.quando invece sono arrabiata spesso nn riesco a gestire la cosa e arrivo a danneggiarmi.in poche parole nn ho autocontrollo cosa posso fare??grazie in anticipo
Concordo con te Giacomo!
La nostra mente è un propulsone fantastico e per esperienza personale posso davvero dire che volere è potere.
Ciao.
Ciao Giuseppina,
quando dici che è più facile cedere al vittimismo ai ragione, perché l’abitudine a sentirsi inadeguati, dopo anni, è difficile da eliminare. Ma si può fare.
Richiede impegno e determinazione, ma ti assicuro che la soddisfazione di prendere il controllo della tua vita, non ha prezzo.
Mi chiedi un esempio universitario, allora provo a fartene uno che ti aiuti:
Devi sostenere un esame, e potresti stabilire un programma di studio che ti permetta di preparare tutta la materia con anticipo, in modo da avere la sicurezza di non tralasciare nulla per il tempo. Potresti poi elaborare un sistema per valutare la tua preparazione, ad esempio chiedere ad un collega che ha fatto l’esame di scriverti dieci domande a risposta multipla e vedere a quante sai rispondere, oppure potresti “simulare” un esame e vedere come te la cavi. Lo scopo è farti prendere coscienza di quante cose sai (spesso più di quante tu non pensi di sapere).
Considera normale il pensiero del tipo “non sono preparata abbastanza”, “e se mi boccia?” oppure “e se a una domanda non so rispondere?”, perché l’abitudine non scompare all’improvviso, ma se sei preparata a ricevere certi pensieri riuscirai meglio a controllarli e concentrarti sul tuo programma di studio. All’inizio faticando, ma col tempo diventerà un’abitudine positiva.
Spero che l’esempio possa offrirti qualche spunto, ma ricorda che l’importante è che tu prenda consapevolezza che puoi ottenere i risultati a cui miri. Se non ci credi veramente non avrai la convinzione giusta per riuscire.
Giacomo
mi fai un esempio con un esame universitario?
io non mi sento mai preparata e rinvio rinvio…no ti dico l’ansia e la frustrazione , appunto perchè penso mi rimanderanno sicuro se non sò tutto…e passo il tempo precedente alla data di esame a distruggermi con calcoli di pagine e domande ce la farò? NON CE LA FARò? PER POI ..CONCLUDERE CHE HO SOLO PERSO TEMPO CHE POTEVO SFRUTTARE A STUDIARE E ALMENO PROVARE..MA IL PROBLEMA è CHE PER ME LA PROVA NON ESISTE HO TROPPA PAURA DI FARE BRUTTA FIGURA , DI CHISSà COSA SUCCEDE SE MI BOCCIANO..NON Sò…INTANTO HO 29 ANNI…E NON è CHE IO ABBIA RISOLTO MOLTO A DISPETTO DI GRANDI SOGNI ED AMBIZIONI CHE ANZICHè MOTIVARMI DIVENTANO UN FRENO…TUTTO AL CONTRARIO NELLA MIA TESTA!!!!
facile e vero a dirsi , ma che fatica gettarsi alle spalle la zavorra dei giudizi altrui quando sei stato abituato a sentirli intorno a te continuamente….e alla fine a cosa servono? solo a rovinarti la vita…p glerchè non vivi ciò che sei ma solo ciò che vorrestii altri vedessero in te…che codardia ….io sono la prima a fare ammenda…sono proprio vittima di questo meccanismo…come uscirne? ci provo , usando il buon senso ma non sempre funziona…è più facile cedere al vittimismo e sentirsi inadeguati.
Ciao Michele e benvenuto,
il timore del giudizio degli altri è spesso un blocco scomodo che ci ostacola nella nostra vita.
La prima cosa da capire è che dipende da te e non dalle persone che ti circondano. Non è tanto il loro giudizio a pesarti, quanto il valore che tu gli attribuisci, le conseguenze ad uno negativo che temi. Potresti iniziare a chiederti: “se tutti i miei colleghi pensassero che sono un incapace, cosa significherebbe? per quale motivo? che cosa potrebbe accadermi?”
Innanzi tutto cerca di capire che valore attribuisci al giudizio altrui, e poi rifletti su un fatto: anche se gli altri pensano che sei stupido, lo sei veramente?
Anche se le persone ti giudicano incapace, lo sei veramente? Anche se commetti un errore, vuol dire che sei un buono a nulla?
I giudizi degli altri sono opinioni, non verità, si tratta di stime che fanno su di te, su di me, su di noi, ma che restano sempre e comunque pareri.
Cerca di capire prima di tutto che peso hanno questi pareri, e poi comincia a metterli in dubbio: li condividi? sono fondati?
L’autostima positiva è un buon antidoto alla paura del giudizio degli altri, leggi questo articolo per qualche spunto.
Giacomo
ciao, sono una guardia giurata ed un terrore ad affrontare l’esercitazioni che ci sono nei depositi dove svolgo il mio lavoro,ho paura del giudizio delle persone mi blocco ed inizio a sudare, per favore potresti aiutarmi ha trovare una soluzione al mio problema.grazie mille michele