Cosa vuol dire avere un’autostima bassa?
Di solito si pensa che un’autostima bassa significa avere una scarsa considerazione di sé, non avere fiducia nelle proprie capacità, dubitare quindi di se stessi e del proprio valore. Questo, tutto sommato, potrebbe anche essere vero se non fosse che si dice “autostima bassa” quasi sempre in modo inopportuno. Si confonde infatti l’avere una scarsa autostima con il non averla affatto.
Il punto è che la nostra autostima è quasi sempre legata a fattori esterni come il successo, professionale o privato, ai risultati che otteniamo, alle persone che frequentiamo e ai loro giudizi. Molte volte ho sentito dire che i calciatori di una squadra avessero avuto un calo dell’autostima a seguito di un periodo di risultati scadenti. Il punto è questo: spesso non abbiamo un’autostima bassa, ma non l’abbiamo per niente.
Invece di stimarci e dare un giudizio negativo (autostima bassa), ci risparmiamo questa fatica adeguandoci al giudizio (spesso negativo) degli altri. Quando le persone ci criticano e noi accettiamo questi commenti come reali, non abbiamo una scarsa autostima perché non ci stiamo affatto valutando. Stiamo semplicemente accettando come corrette le stime che altri fanno di noi.
Lo stesso vale quando crediamo di avere un’autostima bassa semplicemente per i risultati che otteniamo, per i successi o gli insuccessi, senza renderci conto che questi, ancora una volta, sono legati al giudizio degli altri e non al nostro. Ritenere che il nostro valore dipenda dalle vittorie conseguite significa dire che valiamo solo quando ci conformiamo a quello che gli altri hanno stabilito come positivo. Le regole per vincere, in sostanza, sono stabilite dagli altri e noi utilizziamo queste per capire se valiamo o meno.
In questo modo non ci stimiamo perché preferiamo adeguarci al parere degli altri invece che valutare il nostro valore con la nostra testa. Autostima è proprio questo: valutare da noi, senza condizionamenti esterni, il nostro valore. Ne “la regola dell’autostima” ho spiegato bene come questo processo sia fondamentale e come siamo solo noi gli unici in grado di valutare correttamente il nostro valore.
Avere un’autostima bassa è quasi sempre sinonimo, più che di scarsa autostima, della sua totale assenza, della nostra incapacità (perché non siamo abituati a farlo e non perché non siamo in grado) di valutare in modo autonomo il nostro valore. Questo dipende dalla forza con cui il giudizio degli altri pesa in noi e da quanto incide sulle nostre scelte. Anche se non ce ne accorgiamo siamo spesso influenzati dai pareri delle persone.
Se credi di avere un’autostima bassa comincia a leggere il mio articolo su come rafforzare l’autostima, e ricorda il principio da cui devi sempre partire: ragiona con la tua testa, abituati sempre, ed in ogni occasione, a riflettere, pensare e valutare con la tua mente, ascoltando gli altri ma senza lasciare che questi consigli sostituiscano il tuo pensiero.
Grazie delle tue considerazioni Stefano.
Temo anche io che questi siano i grandi limiti che ci poniamo spesso, soprattutto considerando che molti farebbero molto di più se non avessero il timore di essere mal giudicati.
Ciao,
come al solito trovo un contenuto di valore. Ottimo punto di vista per definire questo termine. Credo che troppi infatti diano più importanza al parere degli altri piuttosto che al proprio. Anzi credo che il blocco principale di chi resta fermo nella propria “zona di agio” sia per quasi la totalità la paura di non farcela ed il correlato giudizio altrui.