Lei arriva all’appuntamento con lui in un abito che esalta il suo decolté: una prosperosa quarta che non si nasconde neanche per sbaglio e che lui non potrebbe non notare, salvo un intervento d’urgenza per cataratta! E poi il trucco perfetto, il profumo migliore…. insomma, perfetta per sedurre e conquistare.
Lui arriva all’appuntamento in abito elegante ma con una maglietta sotto la giacca talmente aderente che lo si potrebbe usare come modello in una lezione di anatomia: muscoli scolpiti alla perfezione, rasatura impeccabile e profumo esotico… insomma, perfetto per sedurre e conquistare.
Loro sono li, pronte per essere mangiate anche con gli occhi, sode, corpose e rosse, un cesto di ciliegie mature e profumate… insomma, pronte per conquistare (se non proprio sedurre) e vendersi bene per il piacere del negoziante.
Ho voluto concludere con l’esempio della frutta perché mi sembra calzi a pennello: incontriamo gli altri, nella speranza che loro possano soddisfare i nostri bisogni ( e spessissimo le nostre voglie). Per garantirci la loro disponibilità in questo puntiamo a mostrargli quello che di noi loro potrebbero desiderare. Purtroppo non si tratta della sincerità o della simpatia, ma di seni e addominali scolpiti. Viviamo male il sesso perché ne abbiamo fatto il principale obiettivo, per cui è quello che desideriamo ed è quello che offriamo. Di fronte alla tentazione del piacere sessuale in pochi sanno resistere a comportamenti che altrimenti non farebbero.
La televisione, il cinema, la musica e anche i romanzi sono sempre più concentrati su questo mercato: la differenza con la pornografia, ormai, è che quella è più esplicita, tutto qui. Naturale che se oggi l’uomo considerasse poco interessante un seno prosperoso le donne lo nasconderebbero e non chiederebbero interventi per aumentarlo ai chirurghi. Il vero problema è che ci siamo dimenticati dell’amore, ed è anche normale se molti esperti dicono che l’amore è il sesso.
Bellezza e amore vanno a braccetto solo in una cultura così ossessionata dall’apparenza per via del suo innaturale modo di vivere la vita sessuale, ma non solo: si tratta comunque di una illusione. Usiamo la parola amore ma non di riferiamo ad esso perché queste relazioni anscono dalle nostre pretese di soddisfare i nostri appetiti, di trovare quiete alle nostre frustrazioni. Cerchiamo gli altri per usarli, come con le ciliegie, e ci lasciamo usare per avere uguale diritto.
Quando impareremo ad amare ci renderemo conto che bellezza e amore sono ancora cose affini, ma questa volta parleremo di bellezza e non di aspetto fisico, e parleremo di amore e non di bisogno ed egoismo. Spero che quel giorno non sia troppo lontano.