Sono convinto che tutti abbiamo provato la sensazione della paura nella nostra vita: può essere stata una piccola paura oppure una molto grande, ma che dir si voglia tutti abbiamo sperimentato quest’emozione che, a volte, diventa paralizzante impedendoci di scegliere, di cambiare, di vivere o amare. Di sicuro non piace, preferiamo evitarla, eppure essa ha un grande valore nella nostra vita. Non solo essa ci permette di comprendere quali situazioni sono pericolose, come ci insegnano le ricerche in ambito scientifico, ma ha anche un compito cruciale nel dirci quando abbiamo imboccato la strada sbagliata.
Cos’è la paura nel concreto quindi? Essa non è altro che la sensazione che qualcosa non va bene e sia una minaccia reale per noi. Se l’ansia è il timore che qualcosa potrebbe andare storto, la paura è la certezza che ciò accadrà. Quando abbiamo paura di qualcosa evitiamo di affrontare un problema o una sfida, fuggiamo. La paura, da segnale di pericolo che dovrebbe farci agire con attenzione, diventa spessissimo un segnale di fuga, qualcosa che ci paralizza e ci impedisce di agire. Ovviamente questo non accade sempre, e fintanto che la paura ha la stessa funzione della spia dell’olio nella nostra automobile, è preziosa e importante.
Nessuno, però, dovrebbe vivere sempre con la paura. Oggi la paura è invece un coinquilino scomodo con cui molti hanno da che dividere il proprio tempo, e soprattutto siamo convinti che sia normale avere sempre paura di qualcosa. Le piccole paure quotidiane segnalano qualcosa di molto preciso: stiamo sbagliando e se ci convinciamo che sia normale averle, non agiremo mai per correggere l’errore. Esistono due cose: amore e paura.
Ecco cos’è dunque la paura: il contrario dell’amore. Se amiamo ci apriamo agli altri e al mondo, siamo morbidi e disponibili, ma se abbiamo paura ci chiudiamo in noi stessi, aggrediamo per difenderci, temiamo ogni cosa e ci induriamo. Amore e paura sono incompatibili e se ho paura non posso amare. La paura serve proprio a questo: segnala che stiamo allontanandoci dall’amore, nel senso che non stiamo agendo con amore nella nostra vita. Questo accade proprio perché temiamo di soffrire, di subire una danno, di restare soli o altro e la paura subentra sempre dove non abbiamo la forza ed il coraggio di amare.
Come se fossero su una linea parallela, agli opposti, amore e paura sono inconciliabili. Quando ho paura mi muovo lontano dall’amore perché aprirmi, se sono spaventato, diventa impossibile. La paura è il segnale che mi sto ingannando, che scelgo di non amare per difendermi da qualcosa che, in realtà, neppure esiste. Parlando di indipendenza emotiva ho chiarito come sofferenza, senso di vuoto, tristezza, delusione sono emozioni che creiamo noi stessi e non dipendono da quel che accade ma dalle nostre aspettative. La paura di vivere queste emozioni mi induce a non amare, che però è la sola cura alle stessa emozioni! Paradossalmente più mi chiudo per non soffrire, più soffro.
La paura denuncia che mi sto ingannando, che non sto accettando la vita per com’è, che non uso la mia libertà e non prendo responsabilità della mia vita. La paura mi avverte che non sto scegliendo di amare, che sto rinnegando la mia stessa essenza. Una sola cura c’è ad ogni paura: mettere al centro della nostra vita l’amore, agire con amore e fare dell’amore un modo di vivere concreto e quotidiano. Così come la neve ai primi caldi primaverili, anche la paura, se scegliamo di amare, si dissolverà senza lasciare traccia.
Prego
Se poi vuoi raccontarci qualcosa in più di quel che ti è successo,
che potrebbe aiutare anche altri, fallo pure!
grazie per avermi aiutata …….
senza questo commento non avrei preso un ottimo voto