Disoccupazione e lavoro

Scritto il 30 novembre 2010 alle 14:32 - trackback



  • “La sicurezza non è avere soldi, è sapere che puoi farne a meno”

     Anonimo

    Le categorie

    Pubblicità


    Iscriviti alla newsletter



    Nuovi articoli
    Progetto Amore

    Novità dal Forum

    • cialis 40 mg 5886
      Forum: Corso di "Vera Vita"
      di: anonymous
      Visite: 0  |  Risposte: 0
    • cialis 10 mg 18669
      Forum: Corso di "Vera Vita"
      di: anonymous
      Visite: 0  |  Risposte: 0
    • Amore
      Forum: Corso di "Vera Vita"
      di: anonymous
      Visite: 31  |  Risposte: 4
    • L'amore e il sesso.
      Forum: Corso di "Vera Vita"
      di: anonymous
      Visite: 38  |  Risposte: 1
    • Come eliminare le pretese?
      Forum: Corso di "Vera Vita"
      di: anonymous
      Visite: 541  |  Risposte: 8


    Seguici su Facebook



    Tag

    atteggiamento, crisi economica, , lavorare, ,

Nonostante le rassicurazioni pronunciate spesso da politici e i dati statistici che periodicamente segnalano cambiamenti positivi, in molti sentono ancora la crisi economica e occupazionale ben più che come un’ombra in fase di passaggio: la crisi c’è e le conseguenze continuano a farsi sentire.

Giusto o sbagliato che sia, è innegabile che nell’ultimo anno, per esempio in Italia, sia calata l’occupazione, siano diminuite le assunzioni e molte imprese abbiano chiuso i battenti. È quindi evidente una situazione complicata sul piano occupazionale, con molte persone che perdono il lavoro (spesso solo precario) e molte altre che fanno fatica a trovarlo o addirittura non lo cercano nemmeno.

In questo quadro è facile che venga meno la fiducia nelle possibilità di trovare un’occupazione o di mantenerla, ma è esattamente il tipo di atteggiamento che impedisce di uscire dalla crisi. È necessario, per un cambiamento strutturale del sistema e del mercato, un contributo dello Stato e di tutti gli Enti preposti se vogliamo uscire dalle difficoltà del momento, ma trovo sia fondamentale, nel nostro piccolo, iniziare noi stessi un processo di cambiamento.

Un cambiamento positivo e costruttivo deve partire anche dal basso, da ciascuno di noi, dal nostro approccio al problema lavoro, dal nostro atteggiamento, dalla nostra intraprendenza e pro-attività per iniziare a guardare alle soluzioni e non solo ai problemi. Sebbene le difficoltà ci siano – ed è innegabile –, è però un grave errore lasciarsi sfuggire le opportunità, anche se poche, che sono comunque disponibili.

Dando un’occhiata ad una delle regioni maggiormente in difficoltà sotto questo punto di vista, la Calabria, emerge, sì, l’elevato tasso di disoccupazione, specie in confronto con altre realtà nazionali o con l’Europa, ma emerge anche la presenza di possibilità concrete. Facendo un giro su internet, solo nell’ultimo mese, sono stati pubblicati in regione oltre 600 annunci di lavoro. Si tratta spesso di lavori a tempo determinato, ma ci sono molti posti con stipendi di 1000 euro mensili, molte offerte che non chiedono né esperienza (un blocco all’ingresso di giovani nel mercato), né requisiti di studio elevati (spesso basta un diploma).

Il punto su cui dobbiamo riflettere è che ogni giorno escono decine di annunci per cercare lavoratori, opportunità che andrebbero sfruttate subito, colte al volo, anche se non saranno la soluzione definitiva: lavorare per tre mesi è meglio che non lavorare affatto.

L’atteggiamento dovrebbe essere costruttivo: prendere subito le occasioni che ci sono continuando a cercare una soluzione più stabile e gratificante, magari prendendo in considerazione l’ipotesi di costruirsela da sé. Cambiare atteggiamento non risolverà tutti i problemi che la crisi ha (o sta) evidenziando, ma ci permetterà di affrontare le difficoltà in modo costruttivo, cercando una soluzione invece che rimanendo sfiduciati a lamentarsi dei problemi.



Forse ti interessa anche…

  1. Cerchiamo uno stipendio oppure un lavoro?
  2. Non mi piace il mio lavoro
  3. Lavoro subito!
  4. Cercasi lavoro
  5. Cerchi un lavoro nel modo giusto?
  6. Amare il proprio lavoro
  7. Lavoro e contratto

Si può fare...

Ogni articolo vuole offrirti spunti e idee per cambiare concretamente la tua vita. Il Progetto Amore nasce per aiutarti a farlo davvero. Se l'icona è verde, sono online. Chiamami!



2 Commenti a “Disoccupazione e lavoro”

  1. Giacomo scrive:

    Ciao Antonella,
    a me non piace soffermarmi sulle motivazioni per cui le cose vanno male (che vanno comunque comprese), ma su come farle andare meglio.
    Se voglio sapere cosa va male non è difficile, se voglio soluzioni ne trovo poche. Io preferisco concentrarmi su queste.
    Un grosso problema è che selezionare centinai di candidati molto simili tra loro è difficile.
    Quando ci si candida non si pensa minimamente a fare la differenza, a dare un contributo, a emergere dalla massa.
    Tu vuoi un lavoro, ma prima devi chiederti: me lo merito? Valgo quanto costo? Perché io e non un’altro?
    A queste domande devi dare risposte precise e convincenti, perché l’azienda le vuole sentire.
    Fare la differenza. Un’azienda nasce per generare reddito. Se tu fai guadagnare più di quanto costi, non avrai mai problemi a lavorare.
    Non cercare chi parla di disuguaglianze e dice che il mondo del lavoro è ingiusto. Cerca una soluzione!
    “Io Lavoro!” è un e-book gratuito che puoi scaricare subito e che spiega come, secondo, me, si dovrebbe affrontare la ricerca di un lavoro.
    Io ti offro la mia disponibilità a darti una mano. Troviamo insieme una soluzione, è meglio che continuare a preoccuparsi!

  2. antonella scrive:

    Ciao, Giacomo! Ho letto ciò che hai scritto sulla mancanza del lavoro, specie al sud, sulle difficoltà dovute alla crisi economica che stiamo vivendo oggi più che mai. Secondo me, il problema del lavoro non è dovuto alla mancanza di adeguamento e di volontà da parte di chi cerca, ma è il mercato del lavoro che è diventato più selettivo, più discriminatorio nei confronti dei disoccupati. Mi viene da chiederti: tu lavori! Perchè trascuri alcuni aspetti del mondo dei disoccupati, ad esempio i fattori che discriminano chi cerca sono:età, stato civile, esperienze, iscrizione al collocamento, aspetto fisico, assunzione….ti dico questo perchè nonostante la mia esperienza, mi sto cercando di adeguare alle offerte che trovo e il risultato è che i miei curriculum vengono cestinati non una risposta, una telefonata…forse perchè la competizione e il numero dei disoccupati è così alta che selezionano i candidati tenengo conto dei requisiti che ti ho elencato prima. Mi farebbe piacere che qualcuno parlasse delle disuguglianze e dei metodi che usono chi lavora nelle risorse umane. Grazie! se sono stata polemica e che lo sto vivendo in 1° persona!

Scelti per te!

Corso correttore bozze
Imparare il cinese
Agiografia

Studiare l'inglese online
Studiare lo spagnolo
Imparare il php

Corso patente europea
Segni di punteggiatura