Essere liberi


“Chi insegue la vendetta dovrebbe scavare due tombe”

 Proverbio Cinese



 

In un articoli pubblicato tra i primissimi del sito, ho scritto cos’è la libertà, cercando di condividere in modo chiaro il concetto della Vera Libertà spesso in contrasto con il modo di sentirsi liberi che oggi va di moda. Spesso crediamo che essere liberi, infatti, voglia dire poter fare tutto quello che ci pare, prendere qualsiasi decisione vogliamo e , soprattutto, poter ottenere sempre e comunque quello che preferiamo e ci piace. Un detto dice che non possiamo avere la botte piena e la mogli ubriaca, ma sembra che quasi tutti, oggi lo dimentichino.

Il diritto di espressione, di parola, di confessione, la possibilità di agire senza imposizioni come avveniva in passato, oggi è stato ampiamente travisato in un modo di vivere senza regole, in cui tutto sembra essere lecito e i limiti diventano forme bigotte, e antiquate, per nulla in linea con il nostro sistema sociale o la nostra cultura. Essere liberi è un presupposto per amare, ma non ha nulla a che vedere con questa finta libertà.

Essere liberi significa, prima di tutto, capire che siamo responsabili delle nostre scelte, sempre. Non c’è una sola situazione in cui non possiamo decidere cosa fare. Anche se non possiamo controllarne le conseguenze, come mi sembra anche ovvio, siamo sempre noi a decidere come agire, cosa dire, come fare. Siamo responsabili anche delle nostre emozioni, e questo è fondamentale per imparare ad amare. La rabbia la scegliamo tanto quanto l’amore o la felicità, come la tristezza o l’apatia. Tutto dipende da come interpretiamo il mondo e da cosa poniamo al centro della nostra vita: dalla nostra sicurezza interiore.

Scrivendo che l’amore è una scelta ho cercato di rendere chiaro che l’emozione che chiamiamo amore non capita, ma nasce in conseguenza delle nostre scelte di amare. Essere liberi vuol dire comprendere che le nostre emozioni ci appartengono e che non dipendono dagli altri: sino a quando crediamo che per essere felici o sereni dobbiamo ricevere qualcosa dalle altre persone non saremo mai capaci di amare ma cercheremo invece di manipolarle per avere quello che ci serve. Dobbiamo osservare come le emozioni, invece, dipendano solo ed esclusivamente da noi e che in ogni occasione possiamo decidere di “sentire” in modo differente e vivere una vita felice senza bisogno che nessuno si adegui alle nostre pretese.

Amare è possibile solo se siamo liberi e la libertà nasce nella nostra mente , non certo fuori. Essere liberi è un passaggio fondamentale senza il quale continueremo ad elemosinare quello che crediamo essere amore e a dipendere dagli altri: più le cose stanno così più noi ci impediamo di amare. Essere liberi ci scioglie dalle catene della gelosia, del possesso, dell’invidia, della rabbia, della vendetta. Se non ci liberiamo non impareremo mai ad amare.

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2 Commenti a “Essere liberi”

  1. Giacomo scrive:

    Ciao Gianni,
    hai scritto: “quando ti senti in un modo”.
    Il punto è proprio qui: non ti senti in quel modo per caso, ma dipende da te.
    Potrei chiederti: perché ti dispiace che uno ti tira uno schiaffo? Perché non provi invidia? o Amore?
    Le due emozioni che cito sembrerebbero inopportune con uno schiaffo. Appunto.
    Inopportune perché le reazioni che abbiamo sono quelle che, nel nostro giudizio, spesso inconsapevole, sono adeguate
    alla circostanza. Tu scegli che emozione provare non perché pensi “ora provo questo”, ma perché dai un significato agli eventi ed
    in base a questo significato tu reagisci. L’emozione che provi dipende dal modo in cui guardi la vita.
    Impariamo, crescendo, cosa è opportuno e quando, e ci adeguiamo a questi schemi. Vale per tutti fino a quando
    non diventiamo consapevoli e iniziamo a scegliere come reagire agli eventi, come interpretarli.
    La libertà è anche questo: scegliere come reagire invece di essere un automa senza controllo.

  2. Gianniadf scrive:

    Perché le emozioni dipendono da noi? Condivido il fatto che la rabbia la si sceglie, perché è una forma di autodifesa, spesso basata sulla falsità:
    “Se in luogo di dispiacermi mi arrabbio, la rabbia supera il dispiacere, ma è una falsità, perché sei tu che cambi i tuoi sentimenti; questo ha una durata.
    Ritengo che ognuno di noi, in base a come è, sia più o meno soggetto a “rispondere” a ciò che gli accade in modo diverso:
    Se una persona mi tirasse uno schiaffo, io magari piangerei; Questo può accadere perché oltre al dolore fisico magari mi dispiace. Quando ti senti in un modo come puoi dire a te stesso: “sono io che decido cosa provare”?
    Sono confuso a riguardo…


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