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Parliamo di lavoro

Messaggio

Primi passi

Alex

savona

messaggi6

09:12 28 marzo 2012

6
0

Si,credo proprio questo sia il punto.

In effetti si, mi ritrovo molto nella descrizione di Liv,personalmente, credo che la cosa più difficile, nel tempo è non stancarsi o arrendersi appunto come dici tu Giacomo.

 Ad essere sincero sono proprio esausto di questa lotta, proprio perchè come si diceva, sembra non portare a nulla, anche se in effetti credo sia il fatto che derivi dasl fatto di non mettersi li e mirare con precisione i propri obbiettivi, perchè si ha davvero molta confusione e difficoltà a conoscersi.

Personalmente entrano in gioco tanti fattori, ad esempio quello famigliare passato, che vedo gioca un ruolo veramente importante.

Si ho ottenuto cose importanti dalle mie lotte, ma nonostante questo, mi restano  insicurezze di fondo che ogni tanto si manifestano, ed in certe occasioni mi gambizza non poco.

Molto spesso ci si sente dire " DEVI ESSERE FORTE", ma non credo che la vera forza di cui si parla la si ottiene con un atteggiamento,quella è più una resistenza, ci vuole tempo e avere un riferimento è sicuramente fondamentale quando non sei ancora "FORTE".

In giro si trova tanta paura, e comunque anche ad aprirsi e parlare di certe cose, non vieni ascoltato, ma semplicemente emarginato da certe persone forse per paura che gli attacchi i problemi come una sorta di "malattia contagiosa"

Nel tempo quella forzatura si trasforma in una chiusura in sè stessi, a non concedersi certe cose, quasi a togliersi la possibilità di scegliere, e questo porta molta frustrazione, desidero davvero esplodere di gioia il prima possibile!

Ma cmq ,obbiettivamente, sò che cè del lavoro duro da fare… diamoci dentro!

Cmq grazie spero che approfondendo assieme a voi e scambiando continue discussioni possa far chiarezza gradualmente su aspetti importanti della vita


Amministratore

Giacomo

Anoia

messaggi163

07:28 24 marzo 2012

5
0

L'importante, come dice Liv, è continuare a lottare senza mai mollare.

Però è fondamentale anche comprendere che etichette come "mediocre" non significano altro che non facciamo le cose così come gli altri se le aspettano, come qualcuno ci ha insegnato, come la nostra cultura pretende.

Non dobbiamo cadere nelle trappola del falso successo, dove vali o sei "qualcuno" solo se ti adegui agli standard che altri hanno stabilito nel modo che loro ritengono migliore.

Il problema non è solo adeguarsi alle aspettative altrui o cercare consenso, spesso noi abbiamo interiorizzato il giudizi o degli altri al punto di crederlo nostro e sembrarci normale sia così. Inganni che ci impediscono di vivere con serenità.

Lavorare con passione, per il gusto di farlo, questo è il vero successo. Dare il proprio contributo, aiutare gli altri attraverso la nostra dedizione e l'impegno, questo è il vero successo. Amare.


“LA VITA CHE ABBIAMO È UN DONO RICEVUTO SENZA MERITI PERSONALI.
NON SIAMO QUI PERCHÉ ERAVAMO ONESTI, GIUSTI, BELLI, FORTI, INTELLIGENTI
O SEMPLICEMENTE MIGLIORI DI ALTRI.
E NON È PER QUESTI MOTIVI CHE SIAMO ANCORA QUI.
IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE È TRATTARE QUEST’ESPERIENZA PER IL DONO CHE È,
IMPARANDO AD AMARE OGNI GIORNO A NOSTRA DISPOSIZIONE,
RENDENDOLA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
ALLA FINE NON CONTERÀ AFFATTO COSA AVREMO VINTO O MESSO DA PARTE,
MA SOLO SE AVREMO AMATO DAVVERO OGNI ISTANTE DELLA NOSTRA VITA.
LA FELICITÀ NON È MAI IL PREMIO FINALE PER COLORO CHE VINCONO,
MA L’EMOZIONE DI COLORO CHE AMANO.”
 



Primi passi

Liv

forlì\cesena

messaggi2

15:57 23 marzo 2012

4
5

Ultimo aggiornamento messaggio: ore 16:22 – 23 marzo 2012 | autore: Liv


Ci sono circostanze nella vita che ci portano a cambiare lavoro spesso, perchè non abbiamo una specializzazione, o non abbiamo finito gli studi o non avevamo soldi per riprenderli o paura di affrontare cose che ci sembrano insormontabili. Si avrebbe desiderato avere una guida e questa magari non c'è stata, non c'è  e lasciamo perdere e andiamo avanti così, sfruttando le occasioni che arrivano, scegliendo comunque quello che al momento ci offre di più  o che ci lascia più tempo per noi oppure a volte scegliamo anche sfide che ci fanno crescere ed essere orgogliosi di noi. Ho spesso fatto lavori per cui non possedevo il diploma e sono riuscita ad essere all'altezza, con orgoglio, ma alla fine c'era sempre un qualcosa che non mi permetteva di dire: io sono questo io so fare quest'altro, mancava sempre qualcosa per essere qualificato ed anche anni di esperienza sembrava non contassero. Sì i corsi, studiare…( costano e intanto devi lavorare con una famiglia da portare avanti). così ti ritrovi a pensare a cosa sei a chi sei a cosa sai fare, ad essere mediocre in tante cose, anche se in tanti dicono che sei in gamba, che sei in grado di fare tante cose, che sei sveglia…A volte si è stanchi…a qualcuno riesce facile, più semplice io invece ho sempre dovuto superare troppe cose…e sempre con fatica. E' un analisi, perchè nonostante tutto sono ancora qui a lottare…di nuovo.

Giacomo ha scritto:

Alessio, credo sia normale fare fatica ad avere le idee chiare se non le si ha avute per molto tempo. Ti posso garantire che è solo un problema di consapevolezza che non impariamo a sviluppare nel tempo. Le domande giuste portano sempre le risposte giuste.

Il punto è cominciare a capire cosa ci piace, perché ci piace quello e non altro, osservare le nostre esperienze e capire cosa ci ha entusiasmato e cosa no, e per quali motivi.

Inoltre inizia a definire cosa ti piacerebbe fare senza pensare ad una mansione in particolare: prima scrivi l'identikit del lavoro ideale, e poi cominci ad osservare quali realtà potrebbero essere adatte.

Come sempre se vuoi una mano a fare questo lavoro possiamo sentirci via Skype e ti aiuto.


Amministratore

Giacomo

Anoia

messaggi163

18:50 22 marzo 2012

3
5

Alessio, credo sia normale fare fatica ad avere le idee chiare se non le si ha avute per molto tempo. Ti posso garantire che è solo un problema di consapevolezza che non impariamo a sviluppare nel tempo. Le domande giuste portano sempre le risposte giuste.

Il punto è cominciare a capire cosa ci piace, perché ci piace quello e non altro, osservare le nostre esperienze e capire cosa ci ha entusiasmato e cosa no, e per quali motivi.

Inoltre inizia a definire cosa ti piacerebbe fare senza pensare ad una mansione in particolare: prima scrivi l'identikit del lavoro ideale, e poi cominci ad osservare quali realtà potrebbero essere adatte.

Come sempre se vuoi una mano a fare questo lavoro possiamo sentirci via Skype e ti aiuto.

“LA VITA CHE ABBIAMO È UN DONO RICEVUTO SENZA MERITI PERSONALI.
NON SIAMO QUI PERCHÉ ERAVAMO ONESTI, GIUSTI, BELLI, FORTI, INTELLIGENTI
O SEMPLICEMENTE MIGLIORI DI ALTRI.
E NON È PER QUESTI MOTIVI CHE SIAMO ANCORA QUI.
IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE È TRATTARE QUEST’ESPERIENZA PER IL DONO CHE È,
IMPARANDO AD AMARE OGNI GIORNO A NOSTRA DISPOSIZIONE,
RENDENDOLA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
ALLA FINE NON CONTERÀ AFFATTO COSA AVREMO VINTO O MESSO DA PARTE,
MA SOLO SE AVREMO AMATO DAVVERO OGNI ISTANTE DELLA NOSTRA VITA.
LA FELICITÀ NON È MAI IL PREMIO FINALE PER COLORO CHE VINCONO,
MA L’EMOZIONE DI COLORO CHE AMANO.”
 



Primi passi

Alex

savona

messaggi6

00:15 22 marzo 2012

2
4

…purtroppo ho fatto un casotto ero di fretta e ho parlato in modo non inerente allo spazio, mi servirebbe una bussola nei forum, cmq sia, re-rispondo,stavolta almeno restando in tema

Attualmente è da diversi mesi che stò cercando lavoro, ma una cosa che,per esigenze personali, ho sempre fatto era accettare quasi sempre quello che si presentava, e sinceramente, sento, nonostante la difficoltà a trovare un impiego, il desderio di capire cosa desidero realmente fare.

Forse può far sorridere, ma il fatto di essermi spesso accontentato, ora mi trovo ad un punto in cui faccio fatica ad esprimere realmente in maniera concreta quale possa essere il mio "lavoro" , in linea di massima ho degli oggettivi di riferimento al quale indirizzarmi, ma con difficoltà.

Cosa pensate a riguardo? grazie


Amministratore

Giacomo

Anoia

messaggi163

10:35 7 gennaio 2012

1
0

Apro questo primo spazio creato per il corso "LavoriAmo" per cominciare a conoscerci meglio. Mi piacerebbe che ognuno dei corsisti scrivesse qualcosa su di se, su quel che sta cercando, sui motivi per cui ha deciso di partecipare al corso.

Visto che lavoreremo insieme per i prossimi due mesi, è importante che si cominci a creare un buon clima per uno scambio costruttivo. Le buone idee arriveranno dal gruppo, quindi costruiamolo sin da subito!

A voi la parola…

“LA VITA CHE ABBIAMO È UN DONO RICEVUTO SENZA MERITI PERSONALI.
NON SIAMO QUI PERCHÉ ERAVAMO ONESTI, GIUSTI, BELLI, FORTI, INTELLIGENTI
O SEMPLICEMENTE MIGLIORI DI ALTRI.
E NON È PER QUESTI MOTIVI CHE SIAMO ANCORA QUI.
IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE È TRATTARE QUEST’ESPERIENZA PER IL DONO CHE È,
IMPARANDO AD AMARE OGNI GIORNO A NOSTRA DISPOSIZIONE,
RENDENDOLA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
ALLA FINE NON CONTERÀ AFFATTO COSA AVREMO VINTO O MESSO DA PARTE,
MA SOLO SE AVREMO AMATO DAVVERO OGNI ISTANTE DELLA NOSTRA VITA.
LA FELICITÀ NON È MAI IL PREMIO FINALE PER COLORO CHE VINCONO,
MA L’EMOZIONE DI COLORO CHE AMANO.”
 




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