Messaggio |
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Amministratore
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Giacomo
Anoia
messaggi163
07:27 8 marzo 2012
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Ciao Dani,
hai ragione, le reazini innescate dalla rabbia cambiano a seconda degli eventi, direi anche delle persone coinvolte, molto fa pure il contesto in cui ci troviamo.
Larabbia viene un attimo prima del comportamento che innesca e deriva sempre dal nostro pensiero:
Situazione – Pensiero (interpretazione personale) – Rabbia – Comportamento
Il processo è sempre questo
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“LA VITA CHE ABBIAMO È UN DONO RICEVUTO SENZA MERITI PERSONALI.
NON SIAMO QUI PERCHÉ ERAVAMO ONESTI, GIUSTI, BELLI, FORTI, INTELLIGENTI
O SEMPLICEMENTE MIGLIORI DI ALTRI.
E NON È PER QUESTI MOTIVI CHE SIAMO ANCORA QUI.
IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE È TRATTARE QUEST’ESPERIENZA PER IL DONO CHE È,
IMPARANDO AD AMARE OGNI GIORNO A NOSTRA DISPOSIZIONE,
RENDENDOLA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
ALLA FINE NON CONTERÀ AFFATTO COSA AVREMO VINTO O MESSO DA PARTE,
MA SOLO SE AVREMO AMATO DAVVERO OGNI ISTANTE DELLA NOSTRA VITA.
LA FELICITÀ NON È MAI IL PREMIO FINALE PER COLORO CHE VINCONO,
MA L’EMOZIONE DI COLORO CHE AMANO.” ♥
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Primi passi
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Dani.01
Catanzaro
messaggi2
20:20 7 marzo 2012
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Ciao…credo che sia importante capire ciò che scatena la rabbia…parlo per esperienza personale: se mi arrabbio x un offesa o un'umiliazione la mia reazione può essere aggressiva, sempre nei limiti ovviamente, ma se qualcuno delude le mie aspettative mi arrabbio ma spesso mi chiudo e tendo a scoraggiarmi…
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Amministratore
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Giacomo
Anoia
messaggi163
17:44 7 marzo 2012
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Seneca sosteneva che a farci arrabbiare sono le aspettative pericolosamente ottimistiche nei confronti del mondo e delle persone.
La rabbia non ci travolge indiscriminatamente ogni volta che ci viene negato qualcosa, ma solo quando riteniamo di avere il diritto di averlo.
L'ira più funesta scaturisce insomma da avvenimenti che urtano il nostro senso profondo di regole di vita…
Questo scrive Alain de Botton ne "Le consolazioni della filosofia". Nel testo è posto l'accento su un aspetto cruciale: le nostre aspettativa, ossia pretendere che cose e persone si adeguino al nostro volere, al modo che noi reputiamo "giusto".
A voi la palla
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“LA VITA CHE ABBIAMO È UN DONO RICEVUTO SENZA MERITI PERSONALI.
NON SIAMO QUI PERCHÉ ERAVAMO ONESTI, GIUSTI, BELLI, FORTI, INTELLIGENTI
O SEMPLICEMENTE MIGLIORI DI ALTRI.
E NON È PER QUESTI MOTIVI CHE SIAMO ANCORA QUI.
IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE È TRATTARE QUEST’ESPERIENZA PER IL DONO CHE È,
IMPARANDO AD AMARE OGNI GIORNO A NOSTRA DISPOSIZIONE,
RENDENDOLA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
ALLA FINE NON CONTERÀ AFFATTO COSA AVREMO VINTO O MESSO DA PARTE,
MA SOLO SE AVREMO AMATO DAVVERO OGNI ISTANTE DELLA NOSTRA VITA.
LA FELICITÀ NON È MAI IL PREMIO FINALE PER COLORO CHE VINCONO,
MA L’EMOZIONE DI COLORO CHE AMANO.” ♥
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Amministratore
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Giacomo
Anoia
messaggi163
18:25 14 febbraio 2012
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Non ci sono dubbi: chi si arrabbia non è un mostro.
Io però rispetterei le persone e non tanto la rabbia in sé che, comunque, è un modo negativo di affrontare le cose. La rabbia va compresa, come ogni altra emozione. solo se capisci perché nasce e rimuovi la causa non avrai più bisogno di reprimerla, perché svanirà lasciandoti libera di vivere con serenità e calma.
Reprimiamo quello che non capiamo, ecco perché osservare i nostri pensieri è così importante. Se comprendi come crei la rabbia puoi scegliere di avere comprensione e rispetto al suo posto, e questo ti aiuta a risolverli i problemi, invece di reprimerne i sintomi.
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“LA VITA CHE ABBIAMO È UN DONO RICEVUTO SENZA MERITI PERSONALI.
NON SIAMO QUI PERCHÉ ERAVAMO ONESTI, GIUSTI, BELLI, FORTI, INTELLIGENTI
O SEMPLICEMENTE MIGLIORI DI ALTRI.
E NON È PER QUESTI MOTIVI CHE SIAMO ANCORA QUI.
IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE È TRATTARE QUEST’ESPERIENZA PER IL DONO CHE È,
IMPARANDO AD AMARE OGNI GIORNO A NOSTRA DISPOSIZIONE,
RENDENDOLA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
ALLA FINE NON CONTERÀ AFFATTO COSA AVREMO VINTO O MESSO DA PARTE,
MA SOLO SE AVREMO AMATO DAVVERO OGNI ISTANTE DELLA NOSTRA VITA.
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Interessato
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aurora
aosta
messaggi23
18:16 14 febbraio 2012
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ciao… devo ammettere che ho scoperto che dentro di me c'è rabbia e nervoso "represso" che non sapevo di avere o non volevo per educazione vederlo. ho da sempre (fin da quando ero piccola a causa di mia madre) imparaTO A GIUDICARE NEGATIVAMENTE LA RABBIA e l'ira e le persone che la esprimevano. ora mi ritrovo con xsone vicino a me che esprimono rabbia compresa a volte io e ho capito che dovrei imparare da qst emozione e cmq sia rispettarla e amare le xsone che la esprimono xe dietro a queste xsone non ci sono dei mostri ma delle belle xsone che vogliono essere ascoltate e capite….
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Amministratore
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Giacomo
Anoia
messaggi163
10:04 13 febbraio 2012
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Cominciamo dall'ovvio, definizione da dizionario: "Eccesso d'ira provocato da gravi offese o delusioni oppure da dispetto, senso di impotenza o d'invidia, che si sfoga in manifestazioni violente o che rimane contenuto e sordo". Per chiarezza vediamo cos'è l'ira: "Moto di reazione violenta, spesso rabbiosa, e per lo più ingiustificata").
Qui dice che l'ira è spesso ingiustificata, e la rabbia è un ira in eccesso…Interessante.
Non sto a sottolineare che ogni emozione la creiamo noi. Concentriamoci sul senso di ciascuna.
La rabbia è una reazione violenta, o fisicamente o verbalmente, ed in effetti, dalla mia epserienza, la rabbia provoca sempre un comportamento aggressivo.
Aspetto i vostri contributi sull'argomento, per approfondirlo con idee, esperienze, riflessioni
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“LA VITA CHE ABBIAMO È UN DONO RICEVUTO SENZA MERITI PERSONALI.
NON SIAMO QUI PERCHÉ ERAVAMO ONESTI, GIUSTI, BELLI, FORTI, INTELLIGENTI
O SEMPLICEMENTE MIGLIORI DI ALTRI.
E NON È PER QUESTI MOTIVI CHE SIAMO ANCORA QUI.
IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE È TRATTARE QUEST’ESPERIENZA PER IL DONO CHE È,
IMPARANDO AD AMARE OGNI GIORNO A NOSTRA DISPOSIZIONE,
RENDENDOLA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
ALLA FINE NON CONTERÀ AFFATTO COSA AVREMO VINTO O MESSO DA PARTE,
MA SOLO SE AVREMO AMATO DAVVERO OGNI ISTANTE DELLA NOSTRA VITA.
LA FELICITÀ NON È MAI IL PREMIO FINALE PER COLORO CHE VINCONO,
MA L’EMOZIONE DI COLORO CHE AMANO.” ♥
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