Gestire l’ansia

L’ansia, come altre emozioni “negative” (ad esempio paura, insoddisfazione, delusione), svolge l’importante ruolo di campanello d’allarme, il cui obiettivo e comunicarci che qualcosa non va affinché poi noi possiamo porvi rimedio.

Di negativo, pertanto, non vi è nulla finché questi segnali vengono utilizzati per cambiare le cose, per prendere provvedimenti, per agire. Il problema sorge quando lasciamo che queste emozioni continuino ad oltranza, prosciugandoci molte energie nervose e senza intervenire sulle cause che le hanno originate.

Voglio proporvi qualche idea per affrontare ansia e preoccupazione qualora si presentino alla vostra porta:

Per prima cosa accettate di provare ansia e cercate immediatamente di capire quale sia la fonte da cui nasce.

Tenete sempre a mente che l’emozione dipende dal nostro pensiero, perciò andate a capire quali pensieri vi rendono ansiosi e si affollano nella vostra mente.

Un buon modo di controllare l’ansia è poi quello di stabilire chiaramente la situazione da cui nasce l’ansia, stabilire quali potrebbero essere le conseguenze peggiori e fare il possibile per migliorare la situazione (accettando l’inevitabile).

Un approccio utilissimo è quello di agire: l’ansia è spesso correlata alla sensazione di impotenza o mancanza di controllo, quindi, valutate la situazione e stabilite come potreste agire, quindi, senza rimuginare oltre, passate all’azione immediatamente.

Un ulteriore antidoto è quello di chiedervi se, ciò che vi rende ansiosi, la cosa che temete si verifichi, possa effettivamente avverarsi. È così probabile? E sarebbe così grave? Ammesso che si verifichi, come potreste conviverci o migliorarla?

Ricapitolando:

1. Ricordate che l’ansia dipende dal nostro modo di pensare
2. Stabilite le peggiori conseguenze e agite accettando comunque l’inevitabile
3. Agite, agite, agite, e fatelo subito
4. Mettete in dubbio le vostre convinzioni da cui nasce l’ansia

Ricordiamoci sempre che se una cosa la possiamo cambiare, dobbiamo agire, se non possiamo cambiarla, dobbiamo accettarla.