I presupposti dell’amore
Les Parrott
Come si fa ad amare?
Negli ultimi anni ho dedicato tantissimo tempo a studiare l’amore, nel tentativo di comprenderlo meglio di quanto non fossi riuscito prima, per comprendere il perché della tanta sofferenza, delle così frequenti crisi di coppia, dell’incapacità di volersi bene l’un l’altro invece i nutrire invidie o gelosie. Volevo capire cosa fosse veramente l’amore, cosa significasse amare e come imparare a farlo.
Ho capito che l’amore è un modo di vivere e non una meta che si raggiunge, che non arriveremo mai ad un punto in cui poter dire: “adesso so amare”, perché amare è il modo in cui affrontiamo la sfide della vita, in cui ci relazioniamo agli altri, ci comportiamo con noi stessi. Amare è qualcosa che facciamo e non semplicemente un’emozione che proviamo e per questo possiamo, ogni giorno, imparare ad amare più del giorno prima e riuscire a migliorarci costantemente. Inoltre se oggi amo questo non vuol dire che domani accadrà lo stesso per inerzia: poiché l’amore è una scelta siamo in grado di amare se, ogni giorno, scegliamo di farlo concretamente.
Scoprendo cosa sia realmente l’amore, e accorgendomi che se ne trova davvero pochissimo oggi, ho capito che possiede alcune caratteristiche fondamentali: l’amore è una scelta, è qualcosa che doniamo agli altri senza chiedere nulla, senza pretendere e senza compromessi. L’amore è universale (o amiamo tutti o non amiamo nessuno), l’amore nasce dalla nostra libertà, soprattutto dall’essere liberi dal bisogno degli altri, l’amore comporta una maturità emotiva estremamente rara, comporta responsabilità e indipendenza. L’amore richiede impegno, non ha nulla a che vedere con la gelosia, con la sofferenza, non è amore pretendere di avere una persona solo per noi, non è amore odiare qualcuno e credere di poter amare altri, non è amore avere bisogno di un’altra persona o soffrire per la sua assenza, non è amore la pretesa che gli altri si comportino in un certo modo.
Mi sono reso conto che l’amore manca quasi sempre nelle relazioni per fare posto a compromessi, ad accordi in cui un partner (ma anche un amico, un fratello o un conoscente) dona qualcosa solo se riceve in cambio qualcos’altro, a dipendenza reciproca, a debolezza e attaccamento. Quasi sempre utilizziamo la parola amore mentre non amiamo affatto.
Appare a volte difficile capire come ci si possa essere sbagliati così tanto e per così tanto tempo, ma soprattutto appare difficile imparare ad amare in modo autentico: siamo abituai a dipendere dagli altri, convinti che sono loro a renderci felici, che sono loro a farci stare bene, che è normale essere gelosi delle persone a cui vogliamo bene, soffrire se ci rifiutano e molte altre errate credenze sull’amore. Soprattutto abbiamo interiorizzato l’assurdità che l’amore vero è quello della coppia erotica, sublime nel sesso.
Ho capito che ci sono alcuni presupposti per amare, dei requisiti, se vogliamo, senza i quali il passaggio dalla distorta realtà dell’amore all’autentica realtà di cosa significhi amare veramente sarà impossibile. Qui di seguito trovi quelli che sono i presupposti dell’amore: indipendenza emotiva, libertà personale, sicurezza interiore, la cura di sé. Queste sono le basi per imparare, ogni giorno, ad amare.
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Tags: amare, Amore, comprensione, crescita personale, cura di sè, essere liberi, imparare ad amare, indipendenza emotiva, progetto amore, sicurezza interiore
Non so cosa intendi per vuoto… comunque mi sembra un commento interessante.
Io non saprei definire chi siamo, posso definire che non siamo pensieri, emozioni, scelte, comportamenti, principi, credenze…
siamo l’artefice di queste cose, e spesso le etichette, le definizioni e le categorie sono inutili.
Alcuni parlano di amore cosmico, di fusione con l’universo. Non so.
So che amare è qualcosa di concreto e non di astratto.
Io dico che amare è un modo di vivere. Anche le diciture Io, ego eccetera non mi convincono e non le utilizzo mai.
A me piace dire cose semplici: amare significa vivere con amore.
La paura impedisce di amare. Se ci liberiamo dalla paura (che spesso fomentiamo noi stessi),
scopriremo nuovamente che amare è una scelta del tutto naturale e meravigliosa
L’amore è una scelta ma non mentale, perchè non esiste sul piano dell’IO ma è qualcosa che riguarda il nostro profondo sè, altrimenti non si tratta di amore, ma di estensione dell’ego.
Amo quando permetto all’amore di fluire, e questo è possibile nel vuoto.
Il vero sè risiede nel vuoto e non nei pensieri, ecco perchè paradossalmente, scegliere consapevolmente di amare o giostrare l’amore attraverso una struttura mentale, anche se corretta eticamente e spiritualmente, è pur sempre una forma di ego.
L’amore vive nell’ispirazione, è qualcosa che trascende il pensiero.
Dipende dal piano in cui si vive.
Se si vive prevalentemente sul piano fisico, “io sono il mio corpo” allora l’amore sarà una questione di lotte, conquiste, tradimenti e si confonderà l’amore con l’eros, che è anch’esso meraviglioso.. perchè se è vero che io NON SONO il mio corpo… HO un corpo.
Spesso alcune persone dopo alcune delusioni sentimentali e sofferenze dell’ego dovute a storie finite.. iniziano a indagare su come funzioni in realtà l’amore e le relazioni e si imbattono in alcune verità.
Verità dal punto di vista esterno, mentale… come se guardassi chi fa sesso e raccontassi cosa si prova… non è come farlo e viverlo.
Si creano insiemi di regole di tipo etico e spirituale su come dovrebbe essere l’amore.
Qui siamo ne piano della mente… “io sono i miei pensieri”
Ma anche questo non è vero.. io non sono i miei pensieri.. ho una mente e ho dei pensieri e anch’essi hanno la necessità di trovare il loro spazio di esistere.
MA l’amore risiede in ciò che io non posso dire di “avere”… ho un corpo e ho una mente… la domanda è chi sono io? C’è qualcosa di più grande ed è quella fonte dell’amore… quando gli altri filtri lasciano passare la luce allora sperimentiamo il vero amore.
Condivido pienamente che le relazioni necessitino di scambio e corrispondenza.
Tuttavia c’è differenza tra una relazione in cui lo scambio è un modo di usare gli altri per un vantaggio egoistico e personale,
che ha come conseguenza l’indifferenza per chi non è utile,
e lo scambio che nasce dall’amore per gli altri, dove non conta cosa ne ricaviamo ma cosa diamo.
Sembra una visione ideale solo perché è praticata da pochissime persone, tutto qua.
Le relazioni per nascere e crescere necessitano secondo me di una dialetticità, di una corrispondenza, di uno scambio. Questo articolo, estremamente interessante e toccante, descrive l’amare in modo universale e ideale.