Tutti vogliamo essere felici. Esiste una regola che, se applicata, rende felice e ricca di significato la nostra vita: amare. Amare vuol dire comprendere, accettare, perdonare, rispettare, aiutare, dare fiducia e molto altro. Amare vuol dare fare tutto questo verso tutti, senza esclusione, senza limiti, senza chiedere in cambio nulla. Questa è la regola semplice che decreta il successo o il fallimento della nostra vita. Immedesimarsi negli altri è fondamentale per amare e, quindi, per mettere in pratica questa regola.
Immedesimarsi negli altri vuol dire pensare ponendoci, come si suole dire, nei loro panni. Non serve fingere di porci al loro posto, dobbiamo voler comprendere cosa vuol dire essere loro, sotto molti aspetti.
Per immedesimarci negli altri dobbiamo, innanzi tutto, provare a comprendere che genere di emozioni possano indurli ad agire come agiscono. Le emozioni determinano i nostri comportamenti, le parole che diciamo, le scelte che facciamo. Se non riesco a capire che emozioni provi, come potrò immedesimarmi in te? Se una persona agisce in un certo modo, anche sbagliato, perché è arrabbiata, posso amarla, comprenderla e aiutarla solo se mi rendo conto che è la rabbia a condizionare i suoi comportamenti. Se non lo capisco non riuscirò a immedesimarmi e quindi ad accettare la sua reazione o le sue scelte, perché non mi rendo conto di cosa la spinga a fare quel che fa.
L’indipendenza emotiva ci mostra che ogni emozione deriva sempre da quel che pensiamo, anche se non facciamo caso a pensieri, convinzioni, credenze. La visione del mondo che ognuno ha determina come “sentiremo” ogni esperienza. Immedesimarsi negli altri significa perciò anche tentare di comprendere cosa pensano, cosa credono sia vero, cosa ritengono giusto e cosa sbagliato, come vedono il mondo, le situazioni, le difficoltà. Quali sono le paure, le speranza, i timori e i sogni? Se non comprendiamo questo, se non cerchiamo ci conoscere chi abbiamo di fronte, non sapremo immedesimarci negli altri e sarà impossibile amarli davvero.
Senza immedesimazione non posso amare perché amare significa, praticamente, trattare ogni persona per come vorrei essere tratto io, indipendentemente dal modo in cui, poi, questa persona si comporterà con me. Solo immedesimandomi negli altri posso comprendere cosa stanno vivendo e agire per come a me piacerebbe in quella situazione a parti invertite. Quando sei arrabbiato vuoi comprensione? Ascolto? Consiglio? Quando sei nervoso ti piace essere criticato? Sminuito? Attaccato? Se ci immedesimo negli altri potremo scegliere di amare perché vedremo che di fronte a noi non ci sono traditori, vigliacchi, bugiardi, criminali, ma persone, con il loro bagaglio di emozioni, esperienze, convinzioni, sogni, delusioni, speranze.
Immedesimarsi negli altri ci porta a vedere ogni persona non come un “oggetto” che può soddisfare o meno le nostre esigenze, ma come un altro “me” che merita lo stesso ascolto, la stessa comprensione, lo stesso amore che merito io. Se guardo negli occhi chi mi sta di fronte, e ci vedo una persona come me, posso amarla. Immedesimarsi negli altri significa fare questo, significa quindi imparare a mettere in pratica l’unica regola che non dovremmo mai infrangere nella nostra vita.
Ciao Laura,
non solo, credo che immedesimarci negli altri ci aiuta tantissimo a
comprendere meglio e autenticamente anche noi stessi.
Amare è un modo di vivere, per amare me stesso devo essere capace
di amare anche gli altri, e viceversa!
Già, è così difficile immedesimarsi negli altri, ascoltarli e comprenderli davvero, se lo facessimo vivremmo sicuramente meglio, più sereni!