Mi sono reso conto che la dipendenza affettiva è una delle peggiori difficoltà che dobbiamo affrontare: l’indipendenza emotiva è un presupposto fondamentale per imparare ad amare e spesso l’attaccamento ed il bisogno degli altri ci privano, senza quasi che ne siamo consapevoli, della nostra libertà. L’indipendenza personale è un segno della nostra maturità, il risultato di un continuo percorso di crescita personale.
Sono certo che non possiamo amare davvero nessuno se prima non siamo liberi, se non siamo indipendenti, e sono anche sicuro che non siamo capaci di amare senza questa maturità emotiva: quando dipendiamo dagli altri, quando ne abbiamo bisogno, ecco che non siamo più in condizione di amare qualcuno ma cerchiamo solo di usarlo, di ottenere quello che a noi serve. L’amore è forza e solo dalle persone forti e sicure di sé possiamo aspettarcelo.
Ma l’indipendenza personale non deve essere, come invece spesso accade, confusa con l’isolamento dagli altri o l’egoismo di chi pensa solo a se stesso. Essere indipendenti significa che non abbiamo bisogno di loro per vivere, per stare bene o essere felici. Ovviamente si tratta di un’indipendenza emotiva, psicologica e non fisica. Pur rimanendo indipendenti avremo sempre bisogno dell’aiuto degli altri.
Paradossalmente è proprio dall’indipendenza personale che può nascere la nostra capacità di vivere bene con gli altri. Essere liberi e non aver bisogno delle persone si traduce nella nostra possibilità di amarle, di scegliere legami e relazioni positive basate non sullo scambio di qualcosa, ma sull’incondizionata scelta di aiutarsi e sostenersi. L’interdipendenza è quella relazione in cui io non ho bisogno di te e tu di me, ma insieme possiamo crescere oltre i limiti personali, oltre il potenziale individuale.
Il noi che nasce da due individui personalmente liberi e indipendenti è un noi forte, sano, capace di amare e crescere. Se non c’è un io ed un tu indipendenti, sicuri, forti, che non hanno bisogno di attaccarsi l’uno all’altro per sorreggersi, allora il noi diventa una gabbia in cui ci si rinchiude a vicenda.
Io sono certo che siamo nati per amare e che l’amore sia la nostra vera natura, questo significa che siamo nati per vivere insieme, per sostenerci e incoraggiarci a vicenda, per aiutarci, comprenderci, per amarci. Sono certo che l’uomo sia nato per condividere il proprio percorso assieme a tutti gli altri, ma questo non avviene mai se usiamo gli altri per soddisfare bisogni che da soli, maturando, potremmo soddisfare personalmente. Solo quando siamo liberi di scegliere gli altri inizia la vera condivisione e si realizza il nostro potenziale di amore. Senza indipendenza personale non può esserci amore, senza condivisione l’amore sarebbe senso.