Le apparenze ingannano

Scritto il 27 ottobre 2010 alle 08:40 - trackback



  • “Per quanto sembri paradossale, la sola sicurezza fa leva sulla crescita, sulla riforma sulla trasformazione”

     Anne Morrow Lindbergh

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Sono convinto che l’amore è una scelta e sono altresì persuaso che questa scelta sia totalmente libera, per ognuno di noi. Sono giunto a definire cosa vuol dire amare:dare incondizionatamente” , senza pretese o soddisfazioni di alcun tipo.

Il presupposto per una relazione solida e felice sta nella scelta reciproca dei partner di amarsi, senza pretendere, anche se appare paradossale, di essere amati. Amare comporta volontà, scelta, dedizione, impegno e perseveranza.

Spesso invece le relazioni partono dai bisogni personali, cerchiamo “l’anima gemella” come si cerca un’auto oppure una casa. Oggi l’attenzione è rivolta a ciò che stiamo cercando, alle caratteristiche superficiali che vogliamo trovare nell’altro.

Pretendiamo che la persona giusta abbia una certa altezza (così ci “vediamo” bene insieme), un certo colore degli occhi, un certo modo di comportarsi (abbiamo bisogno di romanticismo o avventura), pretendiamo che abbia certi gusti (chi si veste in un certo modo va bene), certe idee, un certo carattere, un certo modo di vestire.

Abbiamo imparato, sollecitati anche dai media, a stilare un elenco delle nostre pretese per essere sicuri di trovare la “persona giusta per noi”, convinti che se risponde a tutte quelle caratteristiche sarà in grado di darci ciò di cui abbiamo bisogno e tutto sarà perfetto. Ma le apparenze ingannano!

Il problema è proprio qui. Ho già scritto ddella differenza tra amore e bisogno e di come questo sia una pericolosa trappola per ogni relazione. Se scelgo le persone in funzione della loro capacità di soddisfarmi, in ogni senso, allora li penso in funzione della loro “utilità”.

Fintanto che sono in grado di darmi ciò di cui ho bisogno, finché continuano a comportarsi come piace a me, a pensare le cose che penso io, ad avere l’aspetto che gradisco, tutto va bene. Ma quando le persone cambiano, quando le caratteristiche della mia lista vengono meno negli altri, ecco che il mio interesse per loro svanisce e – penso –  svanisce anche per l’amore. Ma l’amore allora non c’è mai stato.

Se basiamo la nostra scelta su noi stessi, se selezioniamo gli altri in base a fattori superficiali, come quelli che ho citato come esempio, se valutiamo gli altri in funzione della loro capacità di farci stare bene, non siamo in grado di costruire nessuna relazione sana e positiva, perché non stiamo basando tutto sull’amore ma sull’egoismo.

Amare qualcuno comporta la scoperta continua della persona che è. Non possiamo mai dire di conoscere veramente una persona in modo definitivo, la conoscenza degli altri è un processo infinito.

Per amare gli altri per quello che sono e divengono giorno dopo giorno dobbiamo andare oltre le apparenza, perché l’essenziale è invisibile all’occhio.


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