Meglio soli


Proprio questa mattina, in un forum online, ho letto una riflessione che partiva dalla domanda: è giusto accontentarsi se non si riesce a trovare la “persona giusta”? Il nocciolo del problema era comprendere se fosse opportuno accontentarsi di trovare un partner che andasse abbastanza bene, magari pur non essendo il tipo di persona che desideriamo o avremmo sognato, oppure se sia meglio soli che con una persona che non soddisfi le nostre aspettative a pieno.

Io dico senza ombra di dubbio: meglio soli! Ma non perché sia meglio soli che male accompagnati, e che sia giusto pretendere il meglio da una relazione, meglio soli che vittime di una cultura che ci ha fatto il lavaggio del cervello convincendoci che se non siamo “accoppiati” non staremo bene e soffriremo.

Due sono le cose che vale la pensa di evidenziare: la prima è che è assurdo avere un elenco della spessa circa le qualità del nostro partner ideale. Che razza di amore può nascere se scegliamo una persona in funzione delle nostre preferenze personali? Scegliamo i compagni di vita come sceglieremmo il giardiniere: valutando se corrisponde alle nostre aspettative e se può darci quel che desideriamo. Non parliamo di amore ma di egoismo, poiché al centro del mondo di sono io, le mie pretese e i miei gusti.

Mettiamo in chiaro una cosa: se a me vanno bene solo le persone che si comportano come io reputo meglio, allora mi fermo sempre ad un’analisi superficiale, basata su azioni che mutano nel tempo. Non solo, il rischio è che pretenda che questa persona non cambi, perché rimanga sempre così come io la voglio. Imparare ad amare vuol dire, però, imparare ad accettare gli altri, a comprenderli e scoprirli, a rispettarli. Se invece io li confronto costantemente con il modello ideale che me ne sono creato, li giudico, li paragono e li rifiuto se non soddisfano le mie pretese. Non esistono difetti in una persona che amiamo, ma solo comportamenti, errori, scelte.

La seconda cosa importante è smettere di credere che saremo felici solo se avremo a fianco una persona che ci ami. È una menzogna! La felicità ha due ingredienti: liberarci dalle nostre pretese (la prima è che gli altri rispondano al nostro modello ideale) e amare. La felicità alberga solo in noi, si tratta di una scelta che nessuno può prendere per conto nostro. Non siamo felici se abbiamo una persona accanto, né siamo tristi se manca. Siamo felici se scegliamo di esserlo, così come per l’infelicità, la sofferenza e la tristezza. Si chiama indipendenza emotiva ed è fondamentale.

Meglio soli, dunque, piuttosto che attaccati a qualcuno per non sentire la solitudine, per ingannarci e illuderci di dimenticare la sofferenza. Meglio soli perché se non siamo felici da soli, se non siamo capaci di amare da soli, se non stiamo bene da soli, non c’è nessuna persona che possa darci tutto questo. Se vogliamo vivere felici, dobbiamo farlo stando da soli, solo allora potremo condividerlo con gli altri.



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