Motivazione


La parola motivazione è stata oggetto di un uso sempre più diffuso tanto nella nostra vita lavorativa, quanto in quella privata. L’economia  ha senza dubbio pigiato l’acceleratore sulla diffusione di questo concetto, tanto che oggi esistono corsi per imparare a motivare i propri collaboratori, seminari di comunicazione efficace per riuscire a motivare chiunque, dalla moglie, ai figli fino agli amici e i conoscenti. Tanti, poi, sono i libri che ne parlano, decisamente numerosi i siti e le risorse, più o meno gratuite, che troviamo in rete. Ma la motivazione, quindi, è qualcosa di molto complicato, comprensibile solo agli esperti, agli psicologi e a chi partecipa ad un seminario a pagamento? NO!

Oggi va di moda, più che in passato, mettersi passivamente nelle mani di esperti e professionisti che ne sanno più di noi e possono aiutarci a sviluppare le nostre capacità, cosa che da soli, crediamo, non riusciremmo a  fare. Io sono contrario a questo approccio perché i professionisti e gli esperti, rispetto a noi, hanno solo dedicato più tempo a studiare un certo aspetto. Questo vuol dire che tutti possiamo diventare esperti in un certo campo, che la creatività e la sensibilità per riuscire bene in qualcosa non sono per niente esclusive di pochi eletti.

Parlavamo di motivazione, bene, ecco cosa devi sapere per poter sfruttare un elemento importante della nostra vita: per prima cosa devi renderti conto che tu stesso sei sempre motivato e spessissimo hai motivato altre persone. Forse non hai usato questa parola, ma il concetto, la sostanza, sono state senza dubbio le stesse. Quindi, cosa devi sapere?

La motivazione è semplicemente ciò che spinge ognuno di noi ad agire o comportarsi, o parlare in un certo modo. Se faccio qualcosa ho un motivo per farla, se dico alcune parole o mi comporto ad un certo modo, avrò senza dubbio dei motivi. La motivazione è qualcosa di semplice, gli esperti, di solito, la complicano.

La motivazione si basa, sostanzialmente, su due elementi chiave: il piacere, che tutti cerchiamo e che va inteso in senso lato come ogni sorta di gratificazione (emozioni positive) e il dolore, che tutti invece cerchiamo di evitare. Per quanto siano complesse le scelte umane ricorda che alla base c’è sempre il tentativo di fuggire dal dolore e di raggiungere un piacere.

Altra cosa che devi ricordare è che piacere e dolore sono sempre soggettivi e sono legati alle nostre esperienza, alle nostre associazioni agli oggetti, alle persone, alle situazioni. Ciò che è complesso, nella motivazione, è comprendere come ognuno di noi valuti piacevoli o dolorose le stesse situazioni. Ognuno le vedrà in modo differente. Ricordalo.

Inoltre il tempo gioca un ruolo determinante: alcuni tendono a non saper aspettare. Qualcosa di piacevole oggi è meglio che domani, così come un dolore oggi è più minaccioso di uno, anche maggiore, domani. Tieni sempre a mente che il presente ha una forza emotiva superiore al futuro.

Altro aspetto cruciale è considerare che società ed educazione culturale ci portano a preferire una fuga dal dolore, sempre insopportabile, piuttosto che una ricerca del piacere, a volte complessa o lunga nel tempo.

Quindi, la motivazione dipende dalla nostra valutazione di ciò che è piacevole e di ciò che è doloroso (la felicità è quello che cerchiamo di ottenere tutti quanti); preferiamo ragionare in termini di oggi e non di domani (specie con i piaceri); il dolore rappresenta una spinta (culturalmente) più forte del piacere. Tutto qui? Questi sono alcuni concetti fondamentali. Sapere è un conto, comprendere gli altri e noi stessi e mettere in pratica questa comprensione per motivarci e motivare è la vera sfida che ti attende!

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Tags: azione, comportamento, , , , motivazione, piacere, , scelte

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