Ogni giorno siamo presi dalle nostre attività, da impegni professionali o familiari, da incomprensioni e beghe di ogni sorta. Spesso ci sentiamo sballottati e non riusciamo a capire che sono le nostre pretese, i conti che facciamo con gli altri o con la vita, il vero problema.
“Non ho ricevuto niente per il mio compleanno” sembra essere il problema di un ragazzino di otto anni i cui amici, invitati alla sua festa, non hanno portato nessun regalo. “Non ho ricevuto niente da questa relazione!” è il vero problema di un giovane che ha visto finire il suo rapporto di coppia dopo qualche anno di tira e molla. “Non ho ricevuto niente, perché dovrei trattarlo bene?” si chiede un uomo che aveva riposto le sue aspettative in un amico che però, nel momento del bisogno, si è tirato indietro.
Le nostre pretese impongono sempre qualcosa agli altri, e a noi stessi: possiamo dare a loro solo se prima ne abbiamo ricevuto qualcosa. D’altronde tutti siamo stati convinti che nessuno da niente per niente e che questo non solo sia normale, ma anche umano, naturale, giusto. Ci siamo persuasi che se non riceviamo niente in cambio di quel che diamo, non dobbiamo dare affatto. Per quale motivo, ci giustifichiamo, dovrei dare agli altri se loro non danno a me? Spesso ci sentiremmo martiri e vittime ad agire senza pretendere un giusto compenso (quasi sempre non materiale), per cui siamo certi di aver ragione. Ecco due errori.
Per prima cosa dobbiamo immedesimarci negli altri: a noi piacerebbe di più ricevere dagli altri gratuitamente o sempre e solo dietro pagamento? Quella volta in cui hai trovato un aiuto insperato che non potevi ricambiare, magari da una persona mai più vista, è stato sgradevole? La sensazione di aiutare qualcuno senza ricavarne niente, è stata così insignificante? Non solo, se io apprezzerei maggiormente qualcosa ricevuto liberamente, senza che mi fosse imposto nulla, per quale motivo non dovrei agire allo stesso modo? Sarebbe come dire che noi riteniamo sbagliato rubare, ma dal momento che tutti lo fanno, lo facciamo anche noi! Ciò che è giusto resta tale anche se non lo fa nessuno.
Il secondo errore deriva dal nostro desiderio più grande: essere felici. Ecco perché vogliamo ricevere dagli altri qualcosa, sempre: perché siamo convinti che nel ricevere troveremo la felicità. Chiedi il mondo intero, ma dopo averlo ricevuto ti ritroverai a cercare ancora di essere felice. Perché? Semplicemente perché non è ricevendo che si è felici, ma dando agli altri! Dare senza pretendere nulla, ovvero amare gratuitamente, è la sola strada per una vita felice. Ogni altra via è pura soddisfazione, effimera e di breve durata. Se vuoi essere felice devi dare, anche se non hai ricevuto niente in cambio, anzi, devi dare prima di qualsiasi possibile ritorno, prima di ogni calcolo o garanzia.
Se non ho ricevuto niente il solo problema è che pretendevo di ricevere, semplicemente perché ho una visione errata della vita. Solo se diamo, però, riceveremo, perché paradossalmente (quant’è bella la vita in questo ) tanto più diamo senza chiedere più riceveremo. Ovviamente il problema è che spesso vogliamo ricevere determinate, spesso inutili, cose, ma se iniziamo a dare e quindi ad amare, avremo in cambio quanto di meglio potremo mai desiderare: amore e felicità, una vita ricca e piena comunque vadano le cose. Che vuoi ricevere di più?