I problemi di coppia, quelli veri, non sono come le barzellette che si raccontano: lui che non mette i panni sporchi nel cesto (conosco uomini estremamente ordinati e precisi), oppure che guarda solo partite di calcio in televisione oppure si dimentica di tutti i compleanni e gli anniversari. Né le donne sono come vengono ridicolizzate, fissate con la pulizia, alleate con la suocera (anche sto mito della suocera…), instabili emotivamente ed insicure. In realtà i problemi di coppia sono altri.
I problemi veri sono legati sempre all’amore: nel senso che nasce un problema, all’interno della coppia, se uno dei due, o entrambi i partner, smettono o si “dimenticano” di amarsi. Qualsiasi litigio interno ad una coppia ( e questo vale per qualsiasi relazione) nasce perché viene meno la comprensione, il rispetto e, soprattutto, l’accettazione dell’altro: non ci sta bene un comportamento (magari inizialmente nemmeno lo notavamo) e non siamo disposti a comprendere e accettare, vogliamo eliminarlo. Oppure non condividiamo un’idea e non siamo capaci di rispettarla, vogliamo dimostrare di aver ragione e ottenere che le cose si facciano come diciamo noi.
Spesso finiamo per dare per scontata la persona che ci sta accanto: inizialmente ogni cosa, ogni scelta, ogni frase e ogni comportamento sono una novità, ogni giorno vogliamo scoprire qualcosa di nuovo e poi… arriva un punto in cui non siamo più curiosi. Siamo convinti di conoscere l’altro e lo diamo per ovvio, non ci interessa sapere più nulla perché crediamo, e sbagliamo, che non ci sia nulla da sapere. “Lo conosco, so perché ha detto questo”, oppure “so com’è fatto, non mi può ingannare”, o anche “non mi sorprende, ormai lo conosco come le mie tasche”. Il grosso guaio è che nello stesso momento in cui crediamo di aver capito il nostro partner smettiamo di amarlo, perché rimaniamo fermi a quello che di lui abbiamo visto sino a quel punto ( e che non è nemmeno un decimo del suo reale essere).
Senza l’interesse verso l’altro smettiamo di comprendere i suoi motivi e iniziamo a giudicare, se prima cercavamo di capire le scelte adesso le consideriamo giuste o sbagliate, se prima eravamo curiosi di conoscere chi ci stava accanto, interessati a quello che vedevamo e sentivamo, ora ci annoia tutto questo, sappiamo bene di che si tratta e cominciamo a trattare gli altri in modo superficiale: ogni giorno loro (ma anche noi!) continuano a crescere e cambiare ma noi non li guardiamo nemmeno. La vera definizione di rispetto è osservare, guardare veramente. Nel momento in cui smettiamo di osservare l’altro perché pensiamo che non ci sia altro da vedere, smettiamo di amare. Ecco dove nascono i problemi di coppia.
Il pranzo è sempre lo stesso (non pensiamo se è saporito), i sabati facciamo le stesse cose (non guardiamo se sono belle), certe abitudini non ci piacciono (non accettiamo ciò che esula dai nostri schemi o riteniamo giusto), i soldi non sono abbastanza (non conta più vivere assieme, conta vivere agiatamente), i regali non sono più belli come prima (non conta più se sono sentiti), il sesso non è più così originale (ci interessa solo la posizione ed il piacere), il suo carattere sta diventando fastidioso (non ci importa della persona, ma che si comporti come piace a noi). Potrei continuare, ma mi fermo.
Ecco la ricetta per i problemi di coppia: imparare ad amare, ogni giorno, continuamente, senza chiedere niente in cambio, non solo nella coppia ma anche fuori! Ovviamente bisogna comprendere cosa vuol dire amare e capire che l’amore non è sinonimo né di coppia, né di sesso. Solo così, imparando come amare in modo autentico, si può risolvere qualsiasi problema di coppia.