E’ San Valentino e, come ogni anno, sin dal mese di gennaio, sembra che questa festa sia la ricorrenza giusta per uno scambio di doni, il momento ideale per “ricordarci” di fare qualche regalo alla persona più importante della nostra vita. Ogni anno osservo le persone ed i loro comportamenti quando è il momento di “dover” fare un regalo.
Il punto su cui mi soffermo è che spesso – se non sempre – i regali sono vissuti come un dovere, una sorta di obbligo, una consuetudine a cui, volenti o nolenti, non possiamo sottrarci. Ovviamente potrei estendere il discorso a eventi come i compleanni o la festa della mamma o il Natale, ma il succo resta lo stesso: ci sono periodi e ricorrenze in cui “è necessario” fare un regalo. Per quale motivo?
Sicuramente la convenzione sociale gioca un ruolo determinante. Non fare un regalo è considerata una forma di egoismo e indifferenza nei confronti degli altri, ed essendo inevitabile o quasi riceverne, si finisce per sentirsi in debito o fare “cattive” figure con le altre persone. Così vedo spesso uomini e donna impegnati nelle compere, trasformando il significato della festa, che di per sé non dovrebbe essere commerciale, in qualcosa di molto materiale.
La pubblicità e l’industria del commercio, dal canto loro, fanno la loro parte attraverso immagini e colori luccicanti, campagne televisive bombardanti, rafforzando il messaggio che amare qualcuno significa anche, se non soprattutto, fare qualche regalo. Le persone si aspettano di riceverne e ci resterebbero male se noi non facessimo un regalo. Possiamo essere tanto egoisti?
Riflettendoci mi chiedo se sia veramente una forma di altruismo e bontà, un’espressione di amore e generosità adeguarsi a questa routine periodica, oppure se sia altro. Prima di tutto penso al fatto che se non ci fosse una festa in cui regalare qualcosa alle persone care, in molti non farebbero mai un gesto del genere durante l’anno, e lungi dall’essere un merito della festa di turno, è un demerito del nostro comportamento con gli altri.
Se il regalo d’amore è una manifestazione del mio interesse e della mia generosità, dovrebbe essere un tratto del mio modo ci vivere una relazione, che sia amicizia, amore o altro, e non un qualcosa che “ricordo” di fare solo in certi periodi.
Se voglio fare un regalo a qualcuno a cui tengo, perché mai dovrei attendere le feste da calendario? Per quale motivo non posso farlo in un giorno qualsiasi? Se lo facessi suonerebbe strano, se non lo facessi in una festa, decisamente sbagliato!
Amare, vuol dire dare, senza pretesa (neanche di un regalo a San Valentino!), e questo significa prestare attenzione e cura, dedicare tempo e interesse: un regalo è un atto d’amore solo se scelgo di volerlo fare, non se mi sento “costretto” per quel che gli altri, chiunque essi siano, penseranno e perché quello è il momento “giusto”.
Un regalo forzato nasce dal bisogno di adeguarci agli altri e dalla paura di essere giudicati, e né l’uno né l’altra hanno a che vedere con l’amore.