Il perdono, scrive Mark Twain, è la fragranza che la viola lascia sul tacco che l’ha calpestata. Se non impariamo a perdonare non saremo neppure capaci di amare. Riuscire a perdonare non è solo un atto d’amore è anche una maturazione personale indispensabile per esprimere tutto il nostro potenziale e per rendere meravigliosa la nostra vita. Eppure è cosa assai rara. Per quale motivo?
Potrei spiegarti come affrontare le tue emozioni negative, ma preferisco eliminarle praticamente insieme a te. Lavoriamo fianco a fianco per migliorare la tua vita, ed è tutto gratis! Che ne dici? Entra in "laboratorio".
Tu devi riuscire a perdonare. Per prima cosa renditi conto che le persone non ti hanno fatto niente: ogni sofferenza che porti dentro l’hai costruita tu stesso. Gli altri possono aver agito in ogni modo ma se tu non traduci le loro azioni in dolore, pena, fallimento, non soffrirai. Soffriamo perché vediamo nelle persone o nelle situazioni qualcosa che non accettiamo, perché ci opponiamo al fatto che la nostra volontà e i nostri desideri non siano esauditi.
Ma a volte le persone agiscono per farci del male, con la volontà di farlo. Anche in questo caso tu puoi, e devi, perdonare. Perché coloro che ti attaccano non sono liberi, sono schiavi della debolezza del momento, incapaci di scegliere di amare. Chi sbaglia lo fa perché non ha la forza di agire diversamente e dobbiamo avere più comprensione e premura, invece che rabbia o rancore. Pensaci: chi non sa amare ferisce gli altri perché è debole egli stesso, non serve punirlo, non serve attaccarlo o umiliarlo, serve aiutarlo, comprenderlo, perdonarlo.
Anche tu, come tutti noi, avrai certamente commesso errori e sbagli, ferito altre persone, magari senza volerlo, magari per vendetta o ripicca. Quando sbagli sai bene cosa si prova e quanto vorresti il perdono, la fiducia di coloro verso cui hai sbagliato. Così come puoi cambiare tu, che sai di aver commesso un errore e vorresti non averlo fatto, così possono cambiare gli altri: riuscire a perdonare significa avere fiducia e comporta credere nell’amore. Perdona poiché a parti invertite avresti voluto il perdono.
Ho deciso di creare un corso per imparare a cambiare la nostra vita, che dovesse essere sempre disponibile, in base ai tuoi impegni, gratuito ma anche efficace, completo, serio. L'ho chiamato corso di "Vera Vita".
Non solo, elimina dalla tua vita, dalla tua mente e dal tuo cuore ogni sentimento di vendetta e rancore: non provare odio per nessuno, cerca invece sempre di capire perché la gente ha agito in un certo modo e ricordati che chi più sbaglia più è debole e insicuro ed ha bisogno di comprensione, sostegno, aiuto, amore. Impegnati a rendere il bene per il male: quando qualcuno si comporta male tu fa un favore, resta disponibile, non chiuderti a riccio. Il famoso porgi l’altra guancia vuol dire anche: mantieniti libero dal rancore e dalla cattiveria, con chi si comporta male tu continua a comportarti bene. Segui i principi giusti senza curarti di quello che dice o fa la gente: tu ama.
Se non perdoni scegli anche di continuare a portarti dietro un peso che non ti appartiene, che ti soffoca e che lentamente uccide la tua capacità di amare ed essere felice: liberati. Riuscire a perdonare vuol dire farlo senza compromessi: niente condizioni, niente richieste per concedere il tuo perdono: esso è una scelta che devi compiere perché vuoi, anche se gli altri non sono pentiti, anche se gli altri sarebbero pronti a colpirti ancora. Tu perdona.
Non confondere il perdono con l’ingenuità: se qualcuno vuole danneggiarti difenditi, ma non provare rabbia o vendetta verso di lui, ricorda che se tu comprendi il valore del perdono stai crescendo più di quanto non sia riuscito a farlo lui: aiutalo a migliorare, non attaccarlo o umiliarlo e non sentirti superiore, ma solo più fortunato. Inizia a perdonare chiunque ti ha recato danno o torto in passato e abituati a perdonare tutti, per qualsiasi cosa. Sempre.
Ciao Maria,
credo che il problema lo abbia centrato tu: ti senti troppo offesa.
Difficilmente riusciamo a perdonare gesti o comportamenti che ci fanno stare male.
Il punto è renderti conto che non ti hanno offesa le parole o i comportamenti di tuo suocero,
ma il modo in cui li interpreti, quello che tu pensi a riguardo.
L’emozione negativa he provi, che ti impedisce di perdonare, sei tu a crearla e alimentarla.
Devi prima di tutto capire per quale motivo provi questa emozione, cosa ti disturba delle “offese”
di tuo suocero, cosa non accetti, per quale motivo reagisci così invece di non dargli importanza.
Reagiamo negativamente a cose che consideriamo una minaccia per noi, a quello di cui abbiamo paura.
Probabilmente quel che ha fatto tuo suocero lo consideri una minaccia per te.
Scopri di cosa hai paura e poi affronta il problema, risolvilo, renditi conto che non hai nulla,
in realtà, da temere perché nessuno ha il potere di farti soffrire.
Questo non è un processo semplice, e se vuoi posso aiutarti a realizzarlo.
Possiamo parlare su Skype. Una volta che hai compreso cosa lo ostacola e lo hai lasciato andare,
il perdono è una scelta più semplice di quanto non si pensi
salve, io mi trovo in una situazione difficile perchè non riesco a perdonare mio suocero che mi ha offeso brutalmente e purtroppo ad agosto ci sarà anche il matrimonio ed è una situazione bruttissima e difficile. Loro hanno capito di avere sbagliato e chiedono il mio perdono ma io non riesco a darglielo mi sento troppo offesa. Cosa faccio?