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Sacrificarsi per amore

Molto spesso mi capita di parlare con persone che, dopo essersi sacrificate per amore, mostravano la propria delusione per il comportamento delle persone per cui avevano fatto tanti sacrifici. Ho letto e sentito poi di molte donne, soprattutto, che raccontavano di come avessero sacrificato la propria vita, le proprie aspirazioni per uomini che poi, magari, le avevano abbandonate. Non vi è dubbio che sacrificarsi per amore e rimanere delusi dai risultati significa pretendere dagli altri qualcosa e questo confligge con la natura stessa dell’amore, tuttavia voglio andare oltre e dire che è impossibile sacrificarsi per amore.

Innanzi tutto chiariamo che quando faccio un sacrifico sto rinunciando a qualcosa, mi privo di ciò che mi piace, o mi serve, mi sforzo per una motivazione maggiore. Si tratta comunque di una violenza su me stesso che preferirei non fare, ma che essendo costretto, compio. Ma dove manca la libertà, dove c’è costrizione, non può esserci amore. La verità è che il sacrificio è tale agli occhi di chi vede dall’esterno le mie scelte e il mio comportamento, ma non per me: è impossibile sacrificarsi per amore perché qualsiasi cosa facciamo amando la facciamo per scelta, si tratta di un dono e non di una rinuncia.

Quel che elimino dalla mia vita per amore non è qualcosa a cui rinuncio, ma qualcosa che per me vale meno dell’amore. Intendiamo il sacrificio come un peso che sopportiamo e del quale, spesso, facciamo ricadere la colpa su coloro che ne beneficiano. Rinfacciamo al partner i sacrifici fatti per lui, o lei, rinfacciamo ai figli i sacrifici con i quali li abbiamo educati, ai genitori quelli sostenuti per aiutarli. Ma quando il sacrificio è un peso, quando lo compiamo e poi lo rinfacciamo, ecco che manca il presupposto fondamentale: manca l’amore.

Non mi sacrifico per amore perché se amo scelgo e sono felice di rinunciare a qualcosa, perché se la mia scelta è l’amore avrò molto più di quel che penso di perdere. I sacrifici fatti per dovere o senso di responsabilità non hanno valore e sono un peso perché li facciamo contro voglia. Ma le azioni figlie dell’amore non sono sacrifici per chi le compie, ma scelte ricche di gioia, dispensatrici di felicità.

Poiché è impossibile sacrificarsi per amore, se senti questo peso per le azioni che compi in favore di altri, per l’aiuto che dai, per la vita che conduci, non pensare che sia nobile proseguire in questo modo facendo poi sentire in colpa gli altri, ma rifletti sul motivo per il quale non ami quelle scelte, non le compi con il sorriso, non le fai con gioia. Se non sei felice di agire con amore stai compiendo un sacrificio, e questo vuol dire che non stai amando, ma sopportando qualcosa che non ti piace, che non accetti.

Se educare i tuoi figli, comprendere il tuo partner, fare tante ore di lavoro duro per la tua famiglia, sono per te sacrifici, inizia a chiederti se l’amore concreto verso queste persone non abbia lasciato il posto alla routine e al dovere che senti di avere. Chiediti: “Se per tutto quello che faccio ricevessi indietro insulti dalle persone care, lo farei ancora?” Se la risposta è no il tuo problema è ricominciare ad amare concretamente, a fare le cose che oggi sono per te un peso, come una gioia, come un atto d’amore, senza pretese. Allora comprenderai che sacrificarsi per amore è impossibile, perché l’amore ha sempre come ricompensa la felicità.


2 commenti

  1. 13 luglio 2012 alle 09:37

    L’importante, secondo me, è ricordarci però che se non amiamo pienamente noi stessi,
    tanto quanto gli altri, non riusciremo davvero ad amare nemmeno loro.

  2. christian
    12 luglio 2012 alle 17:42

    già… a me non pesa nulla di quello che faccio per amore forse sbaglio ma per me è sempre al primo posto prima anche di me stesso…

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