Soffrire d’amore


 

Qualsiasi film romantico, qualsiasi romanzo d’amore, moltissime (direi la maggior parte) delle canzoni dedicate all’amore parlano sempre di sofferenza. Soffrire d’amore è considerato un elemento imprescindibile di una relazione e spesso l’intensità di questo dolore è utilizzato come indicatore del livello delle nostre emozioni. Più sto male e più amo.

Non nego che qualche anno fa ero convinto anche io che questo fosse assolutamente normale, che soffrire per amore, come mi è capitato spesso in passato, fosse del tutto ovvio. Non solo, avevo anche scritto, da adolescente, di come sarei stato felice di soffrire pur di provare ancora l’emozione dell’amore. Precisamente “provare ancora”.

La visione dell’amore come inevitabile fonte di sofferenza, però, è distorta. Mi sono reso conto che soffrire d’amore non solo non è affatto necessario, ma addirittura è falso! In realtà non si soffre mai per amore. Soffrire d’amore sembra la logica conseguenza di una delusione, delle difficoltà in una coppia, del vedere non corrisposti i propri sentimenti. Scrivendo della definizione di amore, tuttavia, ho sottolineato che amare vuol dire dare senza pretese. Ora è chiaro che se soffro perché una persona non mi ama, è una pretesa. Se soffro perché il mio partner non si comporta come vorrei (fedeltà, rispetto, attenzioni) è un’altra pretesa.

La sofferenza d’amore, in realtà, è una sofferenza legata alle nostre pretese: poiché pretendiamo che ci sia dato qualcosa di particolare (amore, attenzioni, rispetto, importanza, cena al ristorante, vacanze estive) soffriamo ogni qual volta una nostra esigenza resta disattesa, ma l’amore non c’entra nulla! Se amare vuol dire dare senza chiedere, e soffriamo se non riceviamo quello che chiediamo, è chiaro che c’è una distanza immensa tra amare e soffrire. Non si soffre per amore, ma perché pretendiamo che gli altri si adeguino ai nostri desideri e questo spesso non accade.

Quello che chiamiamo di solito soffrire d’amore, in realtà, è la misura della nostra incapacità di amare. Invece di amare ci limitiamo a pretendere di essere amati e soffriamo puntualmente se questo non accade. Confondiamo quindi l’amore, la nostra capacità di dare agli altri, con il bisogno, la pretesa di ricevere qualcosa che riteniamo indispensabile per noi, la nostra felicità e la nostra vita.

In realtà è impossibile soffrire d’amore se impariamo ad amare, perché quando amiamo non c’è posto per la pretesa, non c’è spazio per il bisogno, non c’è tempo per la dipendenza e quindi, tolte queste, viene meno anche la sofferenza. De Mello sostiene che soffriamo perché pretendiamo che il mondo sia come vogliamo noi, che si adegui ai nostri desideri. Questo, però, non è amore.

Ci hanno insegnato a chiedere e chiedere e a dare solo se riceviamo in cambio qualcosa. Soffriamo ogni volta che qualcosa che noi riteniamo indispensabile non ci viene dato. La realtà, pretendiamo, deve adeguarsi a noi. L’amore non chiede e non pretende, amare non porta mai a soffrire, amare porta la felicità del donarsi e del crescere insieme a coloro con cui condividiamo noi stessi. Se stai soffrendo per amore comincia a chiederti cosa stai pretendendo e scegli di dare una svolta alla tua vita, scegli di imparare ad amare.

 

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