Diventa ciò che sei nato per essere.

Archivi del Tag ‘coaching’

Etica professionale e denaro

11 giugno 2011

Oggi più che mai sembra che etica e denaro siano parole in contraddizione o comunque abbastanza lontane tra loro, per lo meno nella pratica quotidianità. Non voglio parlare male di chi ha fatto del denaro il centro della sua vita, ma piuttosto affrontare un delicato tema di etica professionale: lo stipendio e l’onorario.

Cominciamo dal discorso degli stipendi: viviamo in un periodo storico denso di difficoltà economiche: la crisi ha eroso molti posti di lavoro, molti aumenti di stipendio sono improponibili, spesso anche nuove assunzioni e investimenti rappresentano un ideale e non una via praticabile. Siamo sicuri? Vediamo meglio come stanno le cose. Nelle aziende più importanti a livello nazionale e mondiale, accanto alle poche assunzioni o ai licenziamenti, fiancheggiano stipendi a sei zeri per i top manager.

La regola dell’autostima

2 giugno 2011

Molte persone che mi scrivono per aiutarle a migliorare la propria autostima, molte di quelle che partecipano ai seminari che organizzo, molte di quelle con cui, semplicemente, parlo e mi confronto, mi spiegano che il principale problema per loro è migliorare alcuni aspetti, a volte uno solo, per potersi finalmente stimare di più, per sentirsi sicure e fiduciose.

Spesso il problema è l’aspetto fisico. Quando non ci piace il nostro corpo, quando troviamo sgradevole il nostro aspetto, spesso svalutiamo noi stessi e abbiamo una scarsa autostima. Altre volte il problema è rappresentato dal lavoro: non averne uno ad una certa età, oppure non riuscire a cambiare quello attuale, magari considerato sgradevole e umiliante, sono spesso causa di una scarsa valutazione di sé.

Il senso della comunicazione

23 maggio 2011

Cosa significa comunicare? Quale compito dovrebbe assolvere questa abilità che tutti possediamo e possiamo sviluppare? Se non ci sono dubbi circa la convinzione comune che saper comunicare sia importante (lo dimostra una crescente domanda di corsi di formazione in comunicazione) molti sono invece i dubbi legati alla reale comprensione da parte nostra di cosa voglia dire comunicare realmente.

La comunicazione efficace è una delle “materie” di studio più gettonate, con corsi e percorsi formativi di ogni genere, spazi universitari e non, libri, materiale video, siti online a programmi televisivi. Ciò che purtroppo caratterizza tutto questo fervente settore, spessissimo, è la totale focalizzazione su tecniche e metodi che hanno lo scopo di far ottenere un certo risultato: quello di convincere gli altri, di manipolarli o di portarli a condividere le nostre idee.

Cosa ti interessa?

23 maggio 2011

Quando parliamo di comunicazione questa dovrebbe essere la prima domanda da porsi e da porre: cosa ti interessa? Si, perché non possiamo comunicare se non partiamo dalla comprensione dei nostri interessi e di quelli altrui. Questo è un punto estremamente cruciale, che affonda le sue radice nella motivazione personale e tocca tanti temi legati alla comunicazione, come il comportamento, il linguaggio o le nostre regole.

Il punto di partenza, quindi, riguarda le motivazioni personali. Quando comunichiamo dobbiamo partire da un punto molto chiaro: chiunque agisce sempre nella convinzione, sbagliata o giusta che sia, di fare la cosa migliore per se. Nessuno di noi, normalmente, agisce per crearsi un danno, ma solo perché è convinto che la sua scelta sia funzionale. Esatto, funzionale, conveniente, ma a cosa? Semplice, a raggiungere i propri interessi.

Hai le qualità del leader?

20 maggio 2011

Non ti propongo un test, ma piuttosto un comodo sistema di autovalutazione per divenire consapevole delle tue qualità di leader. Inviandomi le tue risposte, che rimaranno anonime, ti restituirò un quadro generale dei punti forti e deboli della tua leadership (quindi rispondi con sincerità alle domande). Da questo quadro ti indicherò anche alcune idee per migliorare

Realizzazione personale e felicità

20 maggio 2011

Il passo più difficile, spesso, è capire chi siamo, avere il coraggio di guardarci dentro e osservare tutto, senza censure, senza chiudere mai gli occhi, comprendere e capire. Solo allora potremo cambiare, solo allora potremo crescere, non prima.

Ti offro la possibilità di gettare uno sguardo sulla tua vita, di osservare la tua esistenza come osserveresti la pioggia dalla finestra di casa tua: in modo semplice, chiaro, gratuito. Ti darò gratuitamente qualche idea per aiutarti ad iniziare un percorso di crescita personale

Resisto, dunque sono

19 maggio 2011

La resilienza è il tema centrale di quest’opera di Trabucchi, resilienza come la capacità di risalire sulla barca che si è rovesciata, scaraventandoci in mare. Sono convinto che resilienza e autostima siano assimilabili e vicine più di quanto non si dica apertamente. In queste pagine si trovano storie e racconti che ispirano l’importanza di non mollare mai.

In particolare è il racconto del Sig. White che ha colpito la mia attenzione, come esempio, scientificamente interessante, di come la nostra mente, la nostra convinzione siano dotate

Pianificazione e leadership

13 maggio 2011

Il primo compito per un leader è quello di dipingere il quadro complessivo in cui il proprio gruppo si muove: definire la vision aziendale o familiare è una prerogativa fondamentale per il successo ed essa è una responsabilità del leader. La vision è lo scenario futuro in cui vorremmo trovarci, il livello di crescita e sviluppo, economico e personale, che aspiriamo a raggiungere in un certo tempo. Essa dovrebbe essere l’immagine dello scopo, ossia il traguardo a cui vogliamo arrivare svolgendo la nostra attività.

Leadership e crisi economica

11 maggio 2011

Se è vero che siamo in un periodo economicamente difficile, mi sai spiegare come mai le spese Natalizie sono in aumento in tutta Italia? E sai spiegarmi come mai molte aziende chiudono mentre altre aumentano i propri profitti?

Una risposta viene chiaramente da un concetto economico molto semplice che anche tu conoscerai benissimo: c’è sempre crisi quando i clienti non comprano. E questo non vuol dire che non ci sia il denaro per farlo, ma che comunque i clienti mancano. Se alcune realtà migliorano i propri risultati è evidente che il denaro per riuscirci c’è.

Io Lavoro

6 maggio 2011

Il lavoro non si cerca, si trova!

La prima guida pratica che ti spiega come trovare realmente lavoro. Il metodo si basa su una verità basilare: “Se vogliamo essere assunti da un’azienda dobbiamo porci come delle risorse, non come dei costi”. Questa semplice guida ci mostra come essere un investimento per le aziende.

Genio si nasce?

2 maggio 2011


Come rispondere a questa domanda: genio si nasce o si diventa? Ed il talento quindi, è qualcosa che abbiamo dalla nascita oppure qualcosa che possiamo sviluppare nel tempo?

Qualche mese fa lessi un libro che parlava proprio di questo, dal titolo “La trappola del talento”, scritto da Geoff Colvin. La teoria di fondo è che il talento sia qualcosa che si impara a sviluppare attraverso l’esercizio ed il duro lavoro, non una capacità innata. Ci sono ovviamente alcuni individui più predisposti, ma la differenza la fanno l’impegno, l’allenamento e anche l’ambiente in cui cresciamo.

Diventa ciò che sei nato per essere

2 maggio 2011

Idee per la tua Crescita personale

Un agile opuscolo che ti spiega i concetti di base della crescita personale: abbiamo dentro di noi un enorme potenziale, risorse incredibili che spesso lasciamo inutilizzate. Comincia a divenire consapevole delle tue possibilità e diventa ciò che sei nato per essere.

Come diventare leader e avere successo nel mondo del lavoro

2 maggio 2011

Per avere successo devi essere un leader

Una guida agile e pratica per diventare una grande leader e ottenere grandi performance: dalla gestione degli obiettivi al lavoro di squadra, dalla delega al coinvolgimento collettivo, dalla disciplina personale alle regole della motivazione. Devi essere un leader per avere successo e questo agile manuale ti spiega come fare.

Auto… illusione

29 aprile 2011


Stavo navigando in rete, qualche giorno fa, cercando risorse interessanti e spunti per approfondire concetti come l’autostima e la sicurezza in se stessi, quando noto un’immagine associata proprio all’autostima: un gatto dal pelo rosso che stava guardandosi nello specchio stile Biancaneve. Invece di sentirsi rispondere alle sue domande, come avveniva per la strega del cartone animato, il gatto vedeva riflesso un leone. Questo mi ha fatto venire in mente come spesso, il concetto di autostima sia ampiamente frainteso.

Pensando all’autostima, infatti, capita che molti siano convinti che essa sia la convinzione di essere superiori, capaci di ottenere tutto dalla vita, direi quasi invincibili:

Tuo figlio non ascolta?

28 aprile 2011

Credo che a tutti sia capitato di avere persone che non seguono i nostri consigli, specie quando sono sensati e sarebbero il modo migliore di agire, ma quando si tratta di un figlio le cose si complicano: sentiamo la responsabilità del ruolo di genitore e abbiamo intenzione di offrire loro il meglio, di permettere una vita felice e piacevole. Non che questo basti a convincere i ragazzi a darci retta!

Se anche tu ti trovi spesso a combattere con tuo figlio o tua figlia perché non si comporta in un certo modo, perché non ascolta quello che gli o le consigli o perché sta scegliendo una strada che ritieni sbagliata e pericolosa, allora voglio darti un utilissimo suggerimento per affrontare questa situazione.

Disciplina o libertà?

19 aprile 2011


Occupandomi di crescita personale, aiutando le persone a migliorare la propria vita, a realizzare obiettivi e desideri cui ambiscono, o semplicemente confrontandomi con persone che hanno punti di vista anche molto differenti dal mio, mi rendo conto di quanto la disciplina sia una qualità spesso carente, ma al contempo poco ricercata.

Purtroppo, quando si parla di disciplina, viene in mente una forma di imposizione, una serie di regole rigide che qualcuno ha stabilito e che noi subiamo; quasi a dire che la disciplina è l’esatto contrario della libertà, una forma di costrizione, o auto-costrizione, che ci si impone ma che inevitabilmente corrode la spontaneità e la genuinità.

I genitori sono guide

18 aprile 2011

Qual è il compito di un genitore? Educare i propri figli sembra la risposta più semplice ed immediata, ma questa induce ad una domanda ulteriore: che vuol dire esattamente e, soprattutto, come devono essere educati i propri figli?

Cominciamo dal problema su cosa voglia dire educare: letteralmente, derivando dal latino, significa tirare fuori e dovrebbe pertanto essere quel processo attraverso il quale il genitore, ma anche l’insegnante ad esempio, aiuta il proprio figlio ad esprimere il suo potenziale individuale, potenziale presente in ognuno di noi che aspetta, appunto, di venir espresso.

Come educare i propri figli? Tante scuole di pensiero e tanti sistemi educativi propongono altrettanti, differenti e a volte controversi, sistemi di educazione. La cosa singolare, però, è che quasi tutti, almeno quelli più utilizzati e approvati, non sono affatto tali: se educare, come detto, significa tirar fuori…

Indipendenza emotiva

14 aprile 2011

L’amore è una scelta libera, una nostra volontà di dare incondizionatamente agli altri e dipende necessariamente dalla nostra libertà di amare, libertà che passa dalla nostra indipendenza emotiva.

Con questa espressione mi riferisco alla nostra capacità di essere emotivamente indipendenti, ovvero non subire emotivamente gli eventi, le situazioni, le persone con le loro scelte ed i loro comportamenti.

Questo vuol dire capire che le emozioni che proviamo non sono dovute a quel che accade o alle persone che incontriamo, ma sono legate a noi: dipendono da come interpretiamo le sensazioni che persone ed eventi ci trasmettono. Le emozioni non dipendono dagli altri ma da noi stessi.

Facciamo uno scambio!

6 aprile 2011

Credo che questo sia uno dei consigli più interessanti per sviluppare e variegare il tuo percorso di crescita personale, idea che tra l’altro non ti costringe a trovare un partner per il tuo percorso.

Parla con amici, colleghi, aprenti, ma anche conoscenti( in fila la supermercato, in attesa dal commercialista, fuori della scuola o in salumeria) e chiedi loro consigli per una lettura che hanno trovato particolarmente utile o illuminante in un certo momento della loro vita.

Avere o essere? (To have or to be?)

6 aprile 2011

Essere o avere? Mentre Shakespeare si chiedeva se essere o non essere, oggi la domanda che l’uomo può porsi è se avere, e da questo dipendere per la sua sicurezza, la sua stima, il suo prestigio ed il suo successo, oppure essere. In pieno accordo con lo psicanalista e filosofo Tedesco, sono certo che la modalità dell’essere è l’unica vera modalità dell’uomo intese come essere umano.

In questo interessantissimo testo Fromm passa in rassegna non solo la differenza teorica tra essere o avere, ma analizza cosa distingua le due modalità in svariati ambiti,

Fatti furbo

6 aprile 2011

“… dai sempre tutto a chi
Non ti può dare niente, e
Fai del cuore il tuo salvadanaio,
e se ti sfiora un soffio d’infelicità,
fatti furbo, e prendi questa vita come va.”

In una delle più belle, a mio avviso, canzoni di Marco Masini, è racchiuso un messaggio sempre valido ed immortale. Piccoli consigli che esprimono e ricordano una saggezza direi popolare, attraverso parole che sanno far riflettere. Se non è tra le canzoni più famose del cantante toscano è solo per via di una cultura musicale che non premia il testo che trasmette un messaggio positivo…

Voler cambiare gli altri

25 marzo 2011

Forse tutti quanti, almeno una volta nella nostra vita, abbiamo pensato che se solo gli altri fossero stati più qualcosa o meno qualcos’altro, tutto sarebbe stato migliore, noi avremmo ottenuto ciò che volevamo e magari saremmo stati anche felici.

È facile che in una relazione ci sia la tendenza a voler cambiare nel proprio partner aspetti del carattere che non ci piacciono, abitudini che riteniamosbagliate” o comportamenti che se rimossi renderebbero questa persona “migliore”.

Una storiella racconta di un signore che si reca dal medico per avere una cura per il suo malessere. Il dottore, dopo averlo visitato, gli consegna un farmaco prescrivendogli di darlo almeno due volte al giorno al suo vicino di casa.

Il gusto dell’amore (Bon Appétit)

20 marzo 2011

Come rimanere piacevolmente sorpresi da un film inaspettato e sconosciuto. Il Gusto dell’amore è stato un film che mi ha colpito soprattutto nel suo imprevedibile finale, mai scontato o banale come moltissimi altri film sull’amore. Un messaggio, quesello che il film trasmette, che vale la pena di essere visto e compreso…

Egoismo e amore

19 marzo 2011

A nessuno piacere essere accusato di essere egoista: troviamo sia una critica sgradevole e non ci piace, salvo rare eccezioni, che gli altri pensino di noi che badiamo solo a noi stessi non curandoci degli altrui interessi e pensieri. In amore, poi, è qualcosa di intollerabile, per cui viene spesso utilizzata, l’accusa di essere egoisti, come una leva “motivazionale” per invogliare gli altri ad assecondarci, e quindi ad essere più “altruisti”.

Cosa vuol dire essere egoisti? Semplicemente, per così dire, mettere l’ego, il proprio, al centro degli interessi personali come aspetto principale. Significa pertanto pensare a se stessi e non agli altri, contrariamente a chi, orgoglioso di essere altruista, pensa agli altri prima che a se stesso.

Occupazione a tempo indeterminato

18 marzo 2011

Una delle domande più difficili a cui rispondere oggi sembra essere quella di chi chiede come fare a conservare il proprio lavoro. Tantissimi sono oggi i contratti part-time, a progetto, a tempo determinato e molte sono le forme di lavoro che non prevedono una collaborazione definitiva. Molti sono preoccupati per l’instabilità della precarietà e si teme che nei prossimi anni sempre più persone non saranno in grado di mantenersi o poter vivere dignitosamente.

In realtà, sebbene le premesse siano poco incoraggianti, il segreto per mantenere un posto di lavoro a tempo indeterminato c’è: è capire che la certezza del lavoro, la certezza dello stipendio, non dipendono dal tipo di contratto che abbiamo firmato, ma dal modo in cui lavoriamo, dalla nostra passione, dal modo in cui ci mettiamo in gioco ogni giorno, dall’entusiasmo che sappiamo trasmettere e dalla voglia di vincere.

La fortuna è una scelta!

17 marzo 2011

La fortuna, molti credono, è cieca, e soprattutto è qualcosa di molto casuale, non sempre legata ai meriti, qualcosa che sfugge totalmente al nostro controllo. In realtà sono certo che la fortuna, in buona parte, è una nostra scelta.

Per prima cosa dobbiamo comprendere che gli eventi della vita, quelli che viviamo e affrontiamo tutti quanti giorno dopo giorno, possono essere di due tipi: o sono nella nostra zona di influenza, ossia dipendono da noi, oppure ne sono fuori, e quindi noi non abbiamo controllo su di essi. La fortuna è fatta di eventi del primo e del secondo tipo, ma soprattutto del primo tipo: dipende dal nostro controllo!

Crescita personale? No grazie!

15 marzo 2011

Come coach esperto di crescita personale sono solito consigliare a tutti di iniziare un percorso individuale, anche del tutto autonomo, per sviluppare le proprie potenzialità e vivere una vita migliore. Lo faccio perché io stesso, per primo, ho scelto questa strada e credo sia giusto cercare di migliorarci giorno dopo giorno. Sono anche convinto che ci siano persone che non la pensano come me, e dato il mio interesse per le opinioni differenti dalle mie, ho voluto mettermi nei loro panni e individuare gli 8 motivi principali per non scegliere la crescita personale. Eccoli qui:

Messaggio per un’aquila che si crede un pollo (Awareness)

15 marzo 2011

Ti sei mai chiesto il perché di tanta ingiustizia nel mondo? Ti ha mai spinto a riflettere l’indifferenza delle eprsone? La loro paura? L’incapacità di vivere uan vita felice? Ti sei mai chiesto come tu stesso, in fondo, potresti vivere una vita felice? Le risposte giuste non sono in questo libro di Anthony De Mello, ma qui vi trovi alcune domande fondamentali e molte riflessioni che, quelle risposte, le faranno emergere da te…

L’arte di amare (The art of loving)

15 marzo 2011

Di Erich Fromm, Mondadori, 1986

Ho letto questo libro perché ispirato dal suo titolo e non sono rimasto deluso. Sebbene abbia avuto modo di leggere aspre critiche contro le teorie in esso contenute, sono persuaso che le idee di Fromm siano attualissime e corrette. Fromm parla di amare, più che di amore, parla di azioni e scelte, non di casualità e fortuna. L’amore è un’arte, secondo l’autore, che si impara.

In un passo sottolinea che l’amore è un’azione, un potere umano che può essere praticato solo in libertà, e non è conseguenza di una costrizione.

Pensa ed arricchisci te stesso (Think and grow rich)

15 marzo 2011

“..le battaglie umane non arridono sempre
All’uomo più forte o veloce.
Prima o poi l’uomo vincente
Sarà quello che ritiene di poter vincere”.

Chi di noi non vorrebbe avere più soldi, chi non vorrebbe avere la possibilità di realizzare progetti che richiedono un costo che non possiamo permetterci. In molti lusingano con promesse di soldi facili, di grandi guadagni in poco tempo e con (molta) poca fatica. Pensa ed arricchisci te stesso non fa questo, ti aiuta invece a capire che la ricchezza economica che desideri dipende…

Adolescenza = problemi!

12 marzo 2011

È opinione diffusa, e raramente messa in dubbio, che l’adolescenza sia un periodo problematico carico di inevitabili disagi per coloro che l’attraversano. Ormai è talmente accettata questa visione che i giovani vivono questo periodo in maniera problematica, a volte, assecondando uno stereotipo sociale.

A guardar bene, tuttavia, il termine stesso di adolescenza è stato utilizzato in tempi recenti, mentre prima non veniva utilizzata questa classificazione per individuare questa fase della crescita di ognuno di noi.

Per esperienza personale posso comunque affermare che le cosiddette crisi adolescenziali e tutti i problemi legati a questa fase della nostra vita sono tutt’altro che ovvie o naturali. Per capirlo bene è importante dare un’occhiata da vicino.

È già ieri

12 marzo 2011

Non sono un grande amante dei film di Antonio Albanese, a dire il vero questo è stato il suo primo film che abbia mai visto, ma non potevo sceglierne uno migliore. Un film semplice, piacevole, che non comporta complessi problemi introspettivi ma che parla di amore in un modo che pochi altri film sanno fare…

Occupazione e titoli di studio

11 marzo 2011

Quella che si vede oggi è una corsa al titolo di studio. Che si tratti di una laurea, di un master, una specialistica, un corso di perfezionamento non conta, l’importante è poter annoverare nel proprio curriculum formativo quanti più titoli possibili, sia perché gli altri ne potrebbero avere più di noi e quindi scavalcarci per un posto di lavoro, sia perché senza questi riconoscimenti, senza tutti questi percorsi di formazione, sarà difficile se non impossibile trovarne uno.

Molti credono, infatti, che se non si hanno titoli di un certo tipo, e la laurea è ormai considerata abbastanza scontata rispetto ai più “gettonati” master o corsi di specializzazione, non si avranno molte possibilità di trovare lavoro, perché si crede che sia il titolo posseduto ad aprirci le porte. La domanda quindi è: senza titoli si trova lavoro?

Cercasi lavoro

10 marzo 2011

Giusto o sbagliato che sia, se seguiamo un telegiornale e sentiamo parlare di politica lo scontro si concentra, tralasciate le vicende personali dei protagonisti, sul tema del lavoro: disoccupazione che cresce, crisi economica che non vuole passare, licenziamenti, scioperi, costi troppo alti per le imprese e così via, in una bagarre che non risparmia nessuno.

Il problema economico e lavorativo, senza ombra di dubbio, è forte e sentito, specialmente negli ultimi anni, e richiede una riflessione e una soluzione di lungo periodo, qualcosa di strutturale, ben oltre piccole manovre di contenimento o per soddisfare i critici del momento. Lasciando alla politica questi problemi, mi sono reso conto di come ognuno di noi possa fare, comunque, parecchio per migliorare la propria condizione lavorativa, cominciando dalla ricerca di lavoro.

Leadership = influenza

8 marzo 2011

L’influenza è la qualità principale per un leader. Si tratta di saper incidere nella vita delle altre persone, in senso ovviamente positivo. Il carisma altro non è che la capacità di esercitare la propria influenza sugli altri.

Influenza intesa come motivazione, ovvero la capacità di spingere le persone in una determinata direzione, dare loro un motivo che li sproni a comportarsi ad un certo modo, suscitare negli altri la nostra stessa volontà. Il presidente statunitense Dwight Eisenhower disse: “la leadership è l’arte di convincere qualcuno a fare qualcosa che tu vuoi perché lui vuole farlo”.

Lavoro e contratto

7 marzo 2011

Da qualche settimana il canale televisivo de La7 trasmette un programma davvero molto interessante dal titolo “il contratto” che si occupa di lavoro e occupazione, mettendo al centro della scena alcuni giovani in cerca di un posto e offrendo loro, al termine di una selezione prima ed uno stage aziendale poi, un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Naturalmente l’offerta è gestita con serietà e attenzione dato che, al di là delle esigenze televisive, le azienda che partecipano a ciascuna puntata assumeranno realmente, nel giro di pochi giorni, il vincitore della selezione. La prima puntata del programma mi ha dato lo spunto per riflettere su un tema che spesso è al centro dei miei discorsi: il contratto a tempo indeterminato.

Resilienza e autostima

22 febbraio 2011

egli ultimi anni si è cominciato a parlare molto di resilienza: libri dedicati all’argomento, incontri e convegni che cercano di divulgarne la conoscenza e approfondire le tecniche per incrementarla nelle persone. La resilienza è un concetto che trova applicazione in svariati settori della conoscenza, dall’ingegneria all’informatica, dalla biologia alla psicologia. Sebbene ogni disciplina concepisca la resilienza con sfumature differenti, essa è la capacità di adattamento e resistenza alle pressioni esterne di un soggetto, oppure un oggetto.

In psicologia – ed è qui che la mettiamo in correlazione con l’autostima – essa rappresenta la capacità…

La tenacia, non mollare mai, mai, mai.

18 febbraio 2011

Davide era a capo di un progetto di salvataggio inviato durante una piena del fiume: molte case erano state sfollate, tantissime persone erano però ancora intrappolate sui tetti delle loro abitazioni, ormai invase completamente dal fiume trasformatosi in un lago del colore del fango. La squadra di salvataggio aveva il compito di recuperare i superstiti dai tetti delle case ancora visibili, ma l’operazione era molto complessa a causa della pioggia continua e dell’impeto delle acque, che spesso mettevano in difficoltà i gommoni di salvataggio.

In una delle ultime operazioni, Davide si trovò in una situazione in cui dovette far ricorso ad una delle qualità più importanti per un leader: la tenacia. La case su cui intervenire si trovava sul fianco di una collina, in una posizione che aveva originato una sorta di cascata nella quale le acque, divenute vorticose, impedivano l’avvicinamento. Nonostante i primi tentativi, sembrava impossibile intervenire direttamente dal basso, ma l’elicottero di salvataggio avrebbe impiegato ancora molti minuti prima di essere disponibile, e le condizioni della casa lasciavano presagire il peggio.

Come diventare consapevoli

11 febbraio 2011

Essere consapevoli vuol dire essere presenti e vivere pienamente la propria vita, significa godere di ogni momento in modo totale. Moltissime religioni e filosofie spingono verso la via che porta alla consapevolezza, ed in molti, oggi, organizzano corsi e seminari allo scopo di guidare le persone su questa strada.

Sono ceto che non si arrivi ad essere consapevoli in via definitiva, poiché la consapevolezza stessa, come la vita, è un continuo divenir e fluire. Ciò a cui possiamo e dobbiamo aspirare è vivere quanto meglio possiamo in modo consapevole.

Ho già parlato di cosa voglia dire vivere consapevolmente, adesso mi piacerebbe condividere qualche idea, per nulla esaustiva, per iniziare il viaggio.

Imparare a… imparare

6 febbraio 2011

Se esiste qualcosa a scuola di veramente utile, che tutti dovremmo studiare e che gli insegnanti dovrebbero spiegare a tutti, sicuramente sarebbe la capacità di imparare. Mi riferisco all’abilità che ognuno di noi potrebbe sviluppare nell’imparare ad apprendere.

Mentre di solito si insegna qualcosa di specifico, si forniscono contenuti e concetti, quello che spesso manca è l’insegnamento di come possiamo imparare da noi a fare qualsiasi cosa (con le dovute eccezioni), ossia imparare i meccanismi e le tecniche per diventare ottimi apprendisti.

Chi è diverso?

1 febbraio 2011

Leggendo i giornali di circa un mese fa, o semplicemente sbirciando tra le notizie on-line o ascoltando qualche notiziario televisivo, non è passata certo inosservata la polemica scoppiata attorno alle esternazioni del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in relazione agli omosessuali. Non mi interessa entrare nel merito della polemica, quanto piuttosto osservare come l’indignazione generale sia in grado di convivere pacificamente con una strisciante “diffidenza”nei confronti delle persone che, per un motivo o per un altro, vengono considerate diverse.

L’orientamento sessuale, sebbene al centro dei dibattiti recenti e di varie iniziative sociali, è solo una delle forme di “diversità” con le quali oggi dobbiamo fare i conti. Chi è diverso?

I nostri valori

23 gennaio 2011

Se prendiamo il mondo delle aziende si parla oggi molto di valori, si scrivono fiumi di parole per definire i pilastri della cultura aziendale, si fanno incontri, formazioni, riunioni per condividere questi principi che poi, spesso e purtroppo, rimangono scritti su di un bel poster all’interno dell’ufficio. E se ne sente tanto parlare a livello sociale, quando si rinfaccia alle nuove generazioni di “non avere” più valori.

Ma cosa sono? Con tutto il parlare che se ne fa, qualcuno evita anche di nominarli, preferisce usare parole o espressioni differenti, oppure si finisce con il considerarli qualcosa di obsoleto – legato magari alla morale religiosa – o semplicemente come un vincolo ed un’imposizione da subire.

Le crociate (Kingdom of Heaven)

22 gennaio 2011

Una sequenza particolarmente significativa vede coinvolto il protagonista a colloquio con il re, il quale gli spiega, durante una partita a scacchi, l’importanza di agire secondo coscienza: «quando sarai di fronte a Dio – gli spiega – non potrai dire “ho agito così perché me lo hanno detto loro”, oppure “mi sono trovato in quella situazione e non ho avuto scelta”». Siamo noi i soli e unici responsabili , sempre e comunque, delle nostre azioni e delle nostre scelte. Qualsiasi influenza subiamo, per quanto grande, non deciderà mai il nostro comportamento: saremo sempre noi ad avere l’ultima parola.

Il leader fa da esempio

18 gennaio 2011

Il ruolo del leader è quello di guidare coloro che lo seguono verso una direzione che sia vantaggiosa per tutti, condivisa, una meta che rappresenti una fonte di stimolo per ogni persona coinvolta nel viaggio. Il suo compito, dunque, è quello di tracciare la rotta e mettere tutti nella condizione di viaggiare nel miglior modo possibile, poiché agli occhi del vero leader il viaggio conta tanto quanto la meta.

Per essere leader dobbiamo tenere a mente l’importanza dell’esempio: sappiamo che le persone imparano molto più dal vedere qualcosa piuttosto che dal solo sentirla spiegare, il che vuol dire che il leader non può limitarsi solamente a dare istruzioni, ma deve egli stesso, per primo, mettere in pratica quanto dice. Questo si riallaccia alla caratteristica dell’integrità di un leader di cui ho parlato, e che rappresenta un punto fondamentale se non imprescindibile per realizzare una buona leadership.

Amore: cosa cerchi?

16 gennaio 2011

Più leggo libri che parlano di relazioni di coppia e di amore, più parlo di questi argomenti con le persone, più ascolto commenti o leggo post pubblicati su siti, più mi rendo conto di come siamo soliti vivere l’amore come una ricerca: siamo occupati a trovare quello che stiamo cercando, magari la persona giusta, e perdiamo di vista qualcosa di fondamentale.

A sentire molti di coloro che si occupano professionalmente di coppie o single riguardo ai problemi delle relazioni sentimentali, l’amore deve essere il “luogo” dove trovare soddisfazione, piacere, rispetto, avventura, eccitazione, imprevedibilità, comprensione e via dicendo, insomma si guarda al proprio partner con la pretesa che ci dia ciò che stiamo cercando.

Anno nuovo, vita…

11 gennaio 2011

nno nuovo vita nuova, dovrebbe essere, ma spesso le buone intenzioni e i propositi di inizio anno naufragano con il passare dei mesi, se non dei giorni, per rimanere solo un desiderio da notte di Capodanno. Anche se molte persone riescono a centrare gli obiettivi iniziali, sono sempre troppe coloro che purtroppo non otterranno i risultati sperati, finendo magari con il rassegnarsi all’inevitabilità del loro carattere, del loro destino e della fortuna che è cieca, mentre la sfortuna ci (e li) vede benissimo.

In questi giorni di buoni proposti mi è venuto in mente uno dei motivi principali per cui avere qualcuno che ci guidi in un percorso di crescita personale, di cambiamento, possa risultare determinante:

Genitori e libertà

8 gennaio 2011

Spesso mi capita di parlare con genitori che mi chiedono consigli per aiutare i propri figli: magari si tratta di un pessimo andamento a scuola, oppure di problemi a comunicare a casa, magari non si fidano degli amici o del “giro” che frequentano, altre volte si tratta della loro insicurezza che vorrebbero aiutarli a superare, generalmente il problema è che i figli non gradiscono troppo l’aiuto.

Spesso ho avuto modo di confrontarmi sul tema del “diritto” di un genitore di preoccuparsi del futuro del figlio, della necessità di intervenire anche contro la volontà del giovane, più semplicemente della necessità che sia un adulto a imporre certe regole necessarie. Vorrei mettere in chiaro qualche consiglio rivolto ai genitori per migliorare la situazione, prima ancora di tentare di risolvere il problema.

Allenare la creatività

2 gennaio 2011

Alcuni credono che la creatività sia una dote esclusiva di poche fortunate persone che sono un grado di avere intuizioni geniali, inventare nuove soluzioni ai problemi, creare campagne pubblicitarie, scrivere una canzone o preparare una coreografia.

In realtà la creatività è una potenzialità propria di ognuno di noi. Tutti quanti disponiamo di questa risorse anche se a volte, per via anche del proprio lavoro o del modo di vivere, la sfruttiamo poco, o almeno così pensiamo: anche se non ce ne accorgiamo facciamo ricorso a questa nostra dote molto spesso, ogni qual volta troviamo un modo nuovo di affrontare un problema, in ogni sms che inventiamo, quando cuciniamo qualcosa di originale, nel modo in cui insegniamo a qualcuno come fare qualcosa che conosciamo bene.

Allenare la curiosità

22 dicembre 2010

Quando parlo di curiosità non mi riferisco alla voglia di conoscere fatti privati di altre persone, al pettegolezzo, ma a quella spinta alla conoscenza, alla scoperta, quella voglia che abbiamo di sapere e vedere cose nuove, quell’impulso che ci spinge a voler capire il perché delle cose, a voler provare.

La curiosità è fondamentale nella nostra via, ci permette di crescere e migliorare, ci aiuta a comprendere e ci guida alla scoperta del mondo. Se da piccoli siamo tutti dotati di una forte curiosità, crescendo spesso si perde parte di questa disposizione e si diventa più chiusi, statici, apatici e annoiati.

La noia è nemica della curiosità, e poiché una vita piena ed appagante ha bisogno di una buona dose di curiosità, ecco qualche idea per allenarci ad essere più curiosi.

Il milionario ( Le Millionnaire)

17 dicembre 2010

Se io dovessi affidare il mio destino,
la mia fortuna, a un uomo e soltanto a lui,
tale uomo potrei essere io? E se tale uomo
non fossi io, cosa aspetto a diventarlo?”

Attraverso una breve e piacevole storia, Mark Fischer ci porta a conoscere una Saggio uomo che pare abbia scoperto il segreto della vita. Le pagine di questo libro scorrono veloci e semplici, lasciandoci in mano alcune riflessioni, come quella citata, che ci spingeranno a cercare risposte differenti.

Perché la leadership?

16 dicembre 2010

Molti mi chiedono: “Perché dovrei lavorare sulla mia leadership? Cosa me ne viene? Che ci guadagno? Cosa cambierà nella mia azienda? Come inciderà sui miei profitti? Sui costi?” Poiché sono domande che sento spesso quando parlo di leadership, credo importante chiarire quali sono le risposte.

La leadership, in pratica, è la capacità di guidare gli altri verso una meta prefissa, aiutandoli a trovare ciascuno la propria strada, e poiché qualsiasi associazione, azienda o gruppo altro non è che un insieme di persone, la leadership influenza il sistema ed il contesto. Ecco cosa ce ne viene a diventare leader migliori: possiamo influenzare positivamente il contesto in cui lavoriamo, aumentare l’efficacia e l’efficienza economica e produttiva.

Le vostre zone erronee (Your erroneus zones)

12 dicembre 2010

In questo agile libro, il dottor Dyer spiega con chiarezza, esempi e molti dettagli, come liberarci di alcune sgradevoli “zone erronee”, ovvero dei comportamenti che sono parte di noi, ma che rappresentano dei punti spiacevoli, limitanti o bloccanti per la nostra realizzazione personale e per la nostra vita.

Che si parli di dipendenza dagli altri, dal loro giudizio, oppure di rabbia o ancora di ansia o stress, possiamo liberarci di questi comportamenti scorretti attraverso l’esercizio e la consapevolezza. In questo libro vengono così affrontati alcuni aspetti principali di ciascuna zona, evidenziando come e perché ci si cada dentro e come uscirne.

Lavoro e passione

10 dicembre 2010

Quando si parla di orientamento scolastico nella scuola secondaria superiore, di solito si fa riferimento ai test che team di psicologi somministrano ai ragazzi dell’ultimo anno per aiutarli a capire quali capacità e predisposizioni abbiano, di modo che scelgano la carriera universitaria o il lavoro più adatti alle loro capacità. Test o colloqui di orientamento, generalmente, puntano a comprendere il settore in cui ogni ragazzo può esprimere il meglio di sé, ottenere buoni risultati, eccellere e avere successo in futuro. Sebbene gli intenti siano lodevoli, e lo scopo sia quello di indicare anche la via che “garantisca” maggiormente un lavoro, manca qualcosa: che fine ha fatto la passione?

Imparare a goderci la vita

8 dicembre 2010

Spesso capita che ci si ritrova in situazioni che non ci piacciono, oppure che siamo costretti a fare cose che troviamo fastidiose che preferiremmo evitare o, ancora, che siamo vincolati a situazioni e opportunità che ci annoiano e non ci entusiasmano affatto.

Per “goderci” la vita dovremmo puntare sempre a fare cose entusiasmanti, che amiamo, cimentarci in situazioni piacevoli e interessanti; ma il vero segreto è saper rendere tali tutte le attività che ci tocca svolgere. Se non puoi fare quello che ami, impara ad amare quello che fai.

Per tutti quelli di voi che pensano “questa cosa è noiosa” oppure “odio fare questo o quello” ecco qualche idea per rendere piacevoli e interessanti anche situazioni che sembrerebbero non esserlo affatto.

Esiste la persona giusta?

6 dicembre 2010

Chissà quante volte ci sarà capitato di porci questa domanda, magari in seguito ad una delusione sentimentale, oppure al termine di una nostra storia d’amore, o magari nel constatare le nostre difficoltà a trovarla, conoscendo persone che non sono quella che stiamo cercando. Oggi, poi, vedo come ci sia un’esigenza ancora più forte in questo senso, quasi che rispetto al passato la certezza di trovare la nostra “dolce metà” siano diminuite, come quelle di un lavoro stabile o di una vecchiaia economicamente serena.

Avendo modo di parlare con tante persone di emozioni, sentimenti e relazioni, ho scoperto che il punto centrale attorno a cui gira la nostra vita è trovare la persona giusta.

Come realizzare gli obiettivi

4 dicembre 2010

Conosco parecchie persone che vorrebbero fare tante cose: hanno idee, sogni, progetti anche molto concreti che però non realizzano mai. Se si tratta di spiegare cosa intendono fare potrebbero farlo senza problemi, con ricchezza di particolari, ma se provate a verificare come intendono procedere, non hanno idee chiare, non hanno un piano e restano ancorate ai loro vorrei, ma ora non posso, so che dovrei, ma ora non ci riesco.

Per prima cosa bisogna chiarire bene i tanti vorrei e scegliere cosa “vorremmo” far diventare realtà. Decidere in pratica un’idea su ci lavorare.

Stabilito questo è fondamentale stabilire tutte le risorse di cui avremo bisogno:

Disoccupazione e lavoro

30 novembre 2010

Nonostante le rassicurazioni pronunciate spesso da politici e i dati statistici che periodicamente segnalano cambiamenti positivi, in molti sentono ancora la crisi economica e occupazionale ben più che come un’ombra in fase di passaggio: la crisi c’è e le conseguenze continuano a farsi sentire.

Giusto o sbagliato che sia, è innegabile che nell’ultimo anno, per esempio in Italia, sia calata l’occupazione, siano diminuite le assunzioni e molte imprese abbiano chiuso i battenti. È quindi evidente una situazione complicata sul piano occupazionale, con molte persone che perdono il lavoro (spesso solo precario) e molte altre che fanno fatica a trovarlo o addirittura non lo cercano nemmeno.

Come crearsi un metodo di studio

23 novembre 2010

Il metodo è un fattore determinante per superare le difficoltà nello studio, per ottenere risultati migliori, per impiegare meno tempo e meno fatica, per affrontare esami, interrogazioni o compiti scritti in modo sereno e positivo. Come coach mi piace lavorare con gli studenti per aiutarli a sviluppare un loro approccio personale, mettendoli nelle condizioni di ottenere risultati ottimali con meno sforzo di quanto non si aspettino all’inizio. L’approccio è sempre personale, ma qualche consiglio generico per migliorare il tuo metodo di studio potrebbe farti comodo.

Vivere con leggerezza

14 novembre 2010

Mentre guardavo in televisione una puntata di un telefilm in cui il protagonista racconta ai figli adolescenti la storia di come ha conosciuto la loro mamma. In questa puntata veniva usata la metafora del bagaglio per indicare quell’insieme di ricordi, sbagli, rimorsi, dolori, sofferenze, delusioni che ognuno di noi si porta dietro.

Incontrando una persona speciale il protagonista trovava in lei un aiuto a sollevare e trasportare il suo bagaglio, ormai veramente pesante ed ingombrante. Lei, a sua volta, portava con sé una serie di bagagli che lui avrebbe dovuto aiutarla a trasportare.

Amare incondizionatamente

9 novembre 2010

Cosa si intende quando diciamo che l’amore dovrebbe essere incondizionato? Ha a che fare con i fatto che l’amore sia “cieco”? Condizionare vuol dire, secondo il dizionario Devoto-Oli, “Subordinare a determinate condizioni”, che sono “dati di fatto che costituiscono il presupposto necessario perché qualcosa abbai luogo”. Amare condizionatamente significa amare in cambio di presupposti determinati, quali possono essere un vantaggio, un utile, un guadagno.

.
Se amo con lo scopo di essere felice, di sentirmi importante, di non sentirmi più solo, se amo per essere amato, per essere capito e compreso, per sentirmi visibile e di valore, per accrescere la mia autostima o qualsiasi altro motivo, pongo una condizione: “amo se, e solo se, questa condizione viene soddisfatta”.

Ansia da prestazione

30 ottobre 2010

L’ansia da prestazione nasce ogni qual volta siamo preoccupati o impauriti per il risultato di una nostra performance, che sia sportiva, professionale, erotica o intellettuale. Il problema sta nel crearci pensieri di fallimento nella nostra mente.

L’ansia potrebbe essere utile perché ci avverte di qualcosa di potenzialmente pericoloso, e una volta ascoltata e compresa, dovrebbe lasciarci liberi di agire. Spesso invece blocca e fa si che la nostra performance, come temevamo, effettivamente sia scadente.

La cosa vi riguarda? Benone, se non altro perché ho qualche consiglio per imparare a gestirla e superarla per poterci gustare il risultato finale!

Fare tesoro dei consigli ricevuti

20 ottobre 2010

Tutti quanti abbiamo bisogno di imparare, tutti possiamo trarre vantaggio dai consigli di persone esperte o semplicemente meno coinvolte nelle questioni in cui noi ci dobbiamo cimentare, ma non solo. Spesso i consigli buoni possono arrivare anche da chi, a nostro parere, non ha le carte in regola per fornire certi suggerimenti.

Capita spesso che siamo dubbiosi sull’accettare consigli da persone che per prima non li mettono in pratica, oppure che non hanno titoli che comprovino la loro competenza in materia, oppure semplicemente non godono della nostra stima.

Ma le buone idee non sono appannaggio solo di coloro che hanno esperienza o riconoscimenti, per cui ecco qualche consiglio per imparare qualcosa da tutti.

La trappola del bisogno

12 ottobre 2010

Ho già scrittodi come spesso si confonda il bisogno con l’amore (ti invito a leggere l’articolo prima di proseguire perché ti sia più chiaro cosa voglio dire). Mentre l’amore è libertà, scelta, crescita, il bisogno porta dipendenza, attaccamento, paura, diventa una prigione che ci imponiamo e dalla quale poi fatichiamo ad uscire.

Il bisogno diviene così una pericolosa trappola, soprattutto perché non ce ne accorgiamo e crediamo sia una situazione normale, un attaccamento naturale agli altri. Purtroppo non è così, e il “bisogno” nasconde quattro insidie principali.

Cosa vuol dire soffrire

5 ottobre 2010

Siamo tutti convinti che il comportamento degli altri possa farci soffrire, procurarci delusione, tristezza, dolore, e siamo altrettanto certi che il nostro comportamento può avere lo stesso effetto, facendo soffrire persone che magari amiamo. Ma è vero?

La sofferenza psicologica nasce dalla paura. Soffro per le cose che ho paura di perdere o non riuscire ad ottenere. La paura, a sua volta, deriva dal fatto che io credo di avere bisogno di quelle cose. Se ne ho bisogno, se devo necessariamente averle, avrò paura di perderle.

Soffro se una persona non mi ama perché penso di aver bisogno del suo amore, senza non sarò felice, quindi sto male. Se un amico mi delude soffro perché mi aspettavo qualcosa che ritenevo importante e che ora non avrò più, che l’altro mi ha negato.

Come sconfiggere la paura

3 ottobre 2010

Spesso tendiamo a tenere separati il coraggio dalla paura, quasi che le due cose si escludessero a vicenda, mentre in realtà non può esserci coraggio senza paura. Il coraggio consiste nel saper affrontare la paura dopo averla incontrata e compresa.

Le cause della paura possono essere le più disparate, potremmo ad esempio non sapere bene cosa ci aspetta in una situazione, oppure temere di non essere all’altezza, potrebbe anche trattarsi di scarsa abitudine ad affrontarla (allora dovremmo anche allenare il nostro coraggio). Qualunque sia la fonte da cui derivano i nostri timori, ecco qualche idea pratica per fronteggiarli meglio.

Come essere coraggiosi

29 settembre 2010

A sentire la parola coraggio viene forse in mente il comportamento eroico di cavalieri che indossano un’armatura scintillante oppure impegnati in eroiche imprese volte a salvare una principessa. O magari pensiamo ai protagonisti di storie cinematografiche ambientate in tempi remoti o in mondi fantastici. Tornando ai nostri giorni, la mente va probabilmente a quanti rischiano la loro vita per salvare gli altri, come accade a pompieri o volontari che prestano soccorso all’occorrenza.

In effetti il coraggio non è un’esclusiva di pochi, né un valore rilegato alle storie della nostra infanzia, ma è un modo di vivere, è la scelta di affrontare un pericolo, consapevoli dei rischi, ma spinti dalla volontà di raggiungere un obiettivo preciso.

Manteniamo la calma

15 agosto 2010

A volte può capitare di trovarsi a parlare con amici o colleghi, oppure di partecipare a qualche riunione di lavoro o famigliare e lasciarsi trasportare dalla discussione finendo con il litigare oppure irritarsi o divenire aggressivi.

Può succedere perché vogliamo difendere le nostre opinioni, oppure ci sentiamo attaccati per primi, perché ci sembra che gli altri ci prendano in giro o semplicemente perché siamo convinti di avere ragione.

Qualunque sia il motivo, ecco qualche idea per mantenere la calma e mantenere serena e pacifica qualsiasi discussione:

Per prima cosa dovremmo ricordarci di mantenere la calma.

Piccole dipendenze quotidiane

12 agosto 2010

Abbiamo delle dipendenze? Non parlo ovviamente di quelle gravi e patologiche, ma di quelle cose che non controlliamo più, delle quali ormai non riusciamo a fare a meno. Sebbene siano spesso poco nocive, ma non sempre, assumono i contorni di vere e proprie assuefazioni e ci rendono “schiavi”.

Penso a chi non può fare a meno di usare internet, a chi non riesce a controllare il tempo che passa davanti al televisore o chi non riesce a fare a meno di fumare. Se siete diventati dipendenti da qualche cosa (un buon test è verificare se riuscite a farne a meno per un mese intero) ecco qualche idea per iniziare a disintossicarvi.

Curriculum vincente

10 agosto 2010

Forse rientrate nella categoria di quelli che fanno una lavoro ben retribuito e molto appagante, o forse no, e non siete soddisfatti del vostro lavoro, magari vi pagano una miseria, oppure, peggio ancora, non avete neanche un lavoro.

Se già vi state dimenando con curricula e lettere di presentazione, con siti di offerte e candidature spontanee di ogni tipo, credo sia utile qualche consiglio per rendere il vostro curriculum interessante, almeno perché venga letto realmente!

Prima di tutto il curriculum deve essere chiaro. Usate il formato europeo, oppure realizzatelo graficamente a modo vostro. L’importante è che sia facile da leggere, che le informazioni rilevanti risaltino agli occhi, magari evidenziate con un grassetto.

Imparare a stare con se stessi

4 agosto 2010

Spesso si confonde la solitudine con l’essere isolati, si scambia l’arte di stare bene con se stessi, fondamentale per la nostra felicità, con la privazione degli altri, l’isolamento sociale.

Imparare a stare bene con se stessi vuol dire imparare a conoscersi e amarsi. Spesso le relazioni di coppia, le amicizia e le conquiste materiali sono vere e proprie fughe, distrazioni dalla solitudine interiore.

Ma è inutile fuggire, prima o poi dobbiamo confrontarci con la solitudine, dobbiamo imparare a stare bene con la persona con cui non possiamo fare a meno di rimanere soli: noi stessi.

Diventare più efficaci

1 agosto 2010

Il concetto di autoefficacia, figlio della mente del dottor Albert Bandura, riguarda la nostra convinzione di saper ottenere determinati risultati (essere efficaci)in un determinato compito, in determinate circostanze e con le risorse a nostra disposizione.

Essendo una convinzione, è estremamente personale ed ha un notevole impatto sulle nostre performance, poiché incide sul modo in cui agiremo, sulla nostra determinazione, sull’ottimizzazione delle nostre risorse.

Mi propongo ora di dare qualche consiglio su come aumentare il proprio senso di autoefficacia. Si tratta di consigli generici che poi, ognuno di noi, può sfruttare in qualsiasi situazione.

Allenare l’ottimismo

31 luglio 2010

Quando parliamo di ottimismo e pessimismo non parliamo di una disposizione innata o una componente caratteriale impossibile da modificare, ma di un modo di pensare.

L’ottimista è colui che pensa in modo positivo, cerca le soluzioni, non si scoraggia, sa trovare il buono in ogni situazione, esalta le qualità degli altri. Sono certo che tutti possiamo essere ottimisti, e voglio proporvi alcune idee per allenare questo modo di pensare:

Per prima cosa dovete prendere l’abitudine di guardare al lato bello delle cose. Iniziamo con un semplice esercizio: basta che troviate per ogni persona che incontrate per strada qualcosa di positivo e bello, anche una banalità, come ad esempio il taglio dei capelli, le scarpe, il sorriso, l’andatura.

La cura di sé

27 luglio 2010

Prendersi cura di sé non è un invito nuovo o inconsueto nella nostra società, tuttavia è spesso frainteso con una vita edonistica, legata al piacere e all’apparenza.

Prendersi cura di sé significa dedicare attenzioni e premure nei propri confronti, non vuol dire agire in modo egoistico o egocentrico (nel senso negativo dei termini), ma apprezzare, rispettare, amare se stessi. Facile a dirsi ma – molti mi dicono – difficile a farsi. Ecco qualche consiglio:

Per prima cosa devi stabilire un momento in cui dedicarti solo ed esclusivamente a stare con te stesso. Scegli il momento della giornata che preferisci ma assicurati di rispettare questo impegno giornalmente.

Gestire l’ansia

22 luglio 2010

L’ansia, come altre emozioni “negative” (ad esempio paura, insoddisfazione, delusione), svolge l’importante ruolo di campanello d’allarme, il cui obiettivo e comunicarci che qualcosa non va affinché poi noi possiamo porvi rimedio.

Di negativo, pertanto, non vi è nulla finché questi segnali vengono utilizzati per cambiare le cose, per prendere provvedimenti, per agire. Il problema sorge quando lasciamo che queste emozioni continuino ad oltranza, prosciugandoci molte energie nervose e senza intervenire sulle cause che le hanno originate.

Voglio proporvi qualche idea per affrontare ansia e preoccupazione qualora si presentino alla vostra porta:

Timido? No grazie.

18 luglio 2010

La timidezza, che forse tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita, è quella sensazione di insicurezza che proviamo nei confronti degli altri: un disagio legato, generalmente, a quel che loro potranno pensare di noi.

La timidezza, come qualsiasi altra componente del nostro carattere, è un’abitudine. Abbiamo si delle predisposizioni innate, ma essere timidi o estroversi dipende molto da come siamo abituati a rapportarci agli altri. Ecco qualche idea per chi, timido, vorrebbe avere più spigliatezza con le persone.

Il primo passo è superare la paura del giudizio degli altri, abituarsi cioè a non darvi peso e imparare a convivere con la disapprovazione.

Sono troppo impulsivo!

6 luglio 2010

Forse molti hanno pensati qualcosa del tipo “sono troppo impulsivo” oppure “mi arrabbio facilmente” o anche “sono un tipo poco riflessivo”, generalmente considerando queste caratteristiche come un dato di fatto, qualcosa che fa parte di noi e, che piaccia o meno, immutabile. In realtà non è così.

La rabbia nasce a causa del nostro approccio agli eventi, del nostro modo di pensare. Ma come uscirne?

Innanzi tutto dobbiamo essere consapevoli che si tratta di una reazione valutativa, legata a cosa pensiamo e non a cosa succede. Poi è fondamentale essere consapevoli della nostra reazione mentre la mettiamo in atto (ciò di cui sono consapevole lo posso controllare e cambiare).

Come migliorare la propria giornata

5 luglio 2010

A volte può capitare di avere “il morale basso”, di non sentirsi troppo allegri, magari annoiati o seccati e senza voglia di agire.

È probabile che chiunque si sia trovato in una situazione del genere e magari avrebbe voluto, o dovuto, cambiare “passo”, entrare in uno stato d’animo produttivo e positivo.

In realtà possiamo sempre farlo poiché i nostri stati d’animo dipendono dai nostri pensieri, quindi voglio suggerirvi un modo semplice e veloce per cambiare atteggiamento mentale ed emotivo.

Cos’è la libertà?

6 giugno 2010

Siamo liberi?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima definire cosa voglia dire essere liberi, cosa intendiamo per libertà.

Parlando con tante persone diverse, ho avuto modo di ascoltare altrettante differenti opinioni, così ho voluto fare una ricerca scoprendo che il dizionario della lingua italiana Devoto-Oli la definisce, tra l’altro, come “una situazione caratterizzata dall’assenza di limiti o costrizioni”.

Dopo avere a lungo riflettuto su quest’argomento, valutato le varie forme di libertà che esistono e per le quali ogni giorno si lotta (libertà religiose e politiche, di parola e stampa, libertà sessuali e così via), sono arrivato alla conclusione che questa definizione non sia adeguata, o per lo meno troppo restrittiva.

Non so cosa scegliere!

4 giugno 2010

Vi siete mai trovati in una situazione in cui dovete fare una scelta, ma non avete la più pallida idea di come farla?

Penso proprio che sia una situazione abbastanza comune trovarsi ad un bivio senza riuscire a scegliere che strada prendere.

Voglio venirvi in aiuto suggerendovi un modo che potrà aiutarvi a prendere decisioni, soprattutto per fare scelte giuste per voi.

Per prima cosa dovete stabilire chiaramente il motivo per il quale state facendo ciò che vi ha condotto al bivio. Magari scriverlo su un foglio.