Oggi è possibile vivere di niente? In molti cominciano a conoscere il downshifting, ossia la scelta di lavorare meno, guadagnando anche meno, per avere più tempo da dedicare a se stessi, agli altri, per tornare a vivere in modo meno frenetico. Molti fanno questa scelte tornando alla coltivazione e alla terra, che gli permette così di risparmiare tantissimo, magari rinunciando a molte comodità moderne. Questo però riduce solamente i costi, ma vivere di niente è altro!
Ho visto un documentario che parlava di una famiglia che ha scelto di vivere… di poco. Hanno rifiutato la corrente elettrica, non usano quasi nulla per agevolare la loro vita, ma hanno uno stile molto simile a quello di alcuni secoli fa: coltivano l’orto, usano la legna per riscaldarsi e cucinare, lavano i vestiti a mano con prodotti ricavati naturalmente. Allevano api per produrre il miele e da quello che avanza al loro bisogno ottengono il poco denaro necessario a vivere.
Conosco poi la storia di una signora tedesca famosa, nel web e non solo, per vivere di niente da oltre quindici anni. Lei dice che tutto è iniziato per gioco, con la volontà di sfidarsi e vedere se riusciva a vivere, un intero anno, senza soldi. Poi al cosa, evidentemente, le è piaciuta e continua tutt’ora. Vive nelle case di persone per cui fa favori o che tiene in ordine nei periodi di ferie dei proprietari, in cambio della manutenzione, della cure di animali e piante. Si sposta a piedi o tramite i passaggi di altri e vive senza avere nulla, scambiando ciò che è, il suo tempo e la sua passione per le persone, con le cose di cui ha bisogno. Vivere di niente.
Forse oggi sarebbe possibile, anzi senza dubbio, vivere di niente se modificassimo il nostro sistema, completamente fondato sul denaro e sul commercio, per costruirne uno in cui la base è la solidarietà, dove tutti lavorano e forniscono il loro aiuto agli altri per il piacere di farlo. Ovvia l’obiezione per cui se tu non prendi nulla e dai soltanto senza chiedere, ti ritroverai a non avere il minimo per vivere. Dovremmo infatti cambiare sistema, avere una società dove tutti danno senza chiedere e ricevono, come conseguenza, senza pretendere. L’amore dovrebbe essere il fulcro, non il denaro, il successo o il potere.
Utopia? Forse si, ma se pensiamo che utopia non significa illusione ma semplicemente qualcosa che ancora non esiste, potremmo anche chiamarla così, pensando che noi soli abbiamo il potere di rendere un’idea affascinante una realtà comune. Nel Progetto Amore, per quanto in piccolo, stiamo lavorando in questa direzione, offrendo a tutti la competenza, la passione e la professionalità di chi, liberamente, vuole dedicare parte del suo tempo per il gusto di farlo, per amore, appunto. Poco? Forse, ma è un inizio e tutto inizia sempre con un piccolo passo. Se vuoi puoi dare e ricevere gratuitamente nel Progetto Amore (e non solo!), questo renderà la tua vita davvero ricca e vivere di niente, scoprirai, è solo una questione di cosa intendiamo per niente!