Se vogliamo affrontare le difficoltà che incontriamo ogni giorno, se vogliamo superare i limiti che spesso ci impediscono di vivere come vorremmo, se vogliamo amare senza pretendere nulla, dobbiamo inevitabilmente adottare un modo di vivere positivo che ci aiuti a vedere la realtà in modo più chiaro. L’ottimista non è colui che vede tutto “rosa”, che non si accorge dei problemi e in modo facile e fiabesco pensa di superarli tutti, ma colui che, nonostante le difficoltà, sa cogliere il lato bello della vita, sa vedere le cose positive e sa che, qualunque sfida dovrà affrontare, potrà vincerla.
Dobbiamo sempre ricordarci che le nostre emozioni derivano dal modo in cui osserviamo il mondo, dal modo in cui interpretiamo gli eventi. Se passiamo la maggior parte del nostro tempo focalizzandoci su quel che non va, avremo di conseguenza emozioni negative, magari di rabbia, delusione o tristezza, e agiremo in base a queste emozioni. L’indipendenza emotiva consiste nel divenire consapevoli che le nostre emozioni derivano dal nostro pensiero, ma comporta anche l’azione pratica per cambiarle. Poiché siamo noi a crearle, perché dovremmo vivere una vita ricca di quelle negative? Queste sono sempre un segnale di errore, ci indicano che qualcosa stiamo sbagliando, che dobbiamo risolvere un problema. Ma se non cerchiamo la soluzione, se non ci concentriamo sulle possibilità costruttive, il problema non lo risolveremo mai.
Per fare nostro un modo di vivere positivo dobbiamo sempre cercare la soluzione, senza fermarci al problema. Chi vede solo questo, infatti, non è mai obiettivo, ma limitato nelle sue azioni e scelte. Dobbiamo quindi cercare, in ogni momento, anche in quelli che sembrano peggiori, gli aspetti utili, le cose belle. Dobbiamo imparare ad osservare la bellezza nel mondo, imparare a cogliere il positivo che c’è. La realtà è che ogni moneta ha sempre due facce, e per qualsiasi cosa negativa che non ci piace, possiamo trovarne almeno una positiva. L’ottimismo è senza dubbio una visione molto realistica, se è vero ottimismo e non superficialità o auto inganno.
Possiamo vivere in positivo se non perdiamo mai la speranza, se scegliamo di credere nell’amore, se comprendiamo che possiamo fidarci degli altri senza confondere questo con l’ingenuità, se comprendiamo che possiamo, e dobbiamo, perdonare chi commette degli errori.
Non basta capire che la sofferenza, nella nostra vita, la portiamo noi stessi con il nostro modo di vivere, dobbiamo adottarne uno positivo per non limitarci a comprendere la paura che abbiamo, ma per superarla con l’amore. Se viviamo pieni di paure di emozioni negative, di insicurezze e soffriamo per questo, dobbiamo comprenderci ma poi agire concretamente e iniziare a vivere in modo positivo, imparare ad essere curiosi, felici senza pretese, concentrarci sulle cose belle, imparare ad amare senza chiedere niente in cambio.
Posso essere felice se scelgo di amare, ma non posso amare in un mondo che vedo solo negativo, se tutti sono pronti a farmi del male e non c’è motivo per impegnarsi e lottare. Amare è una scelta positiva, la più positive di tutte, e non posso amare davvero se non comincio a vivere in modo positivo.
Qualcosa non va? Bene, chiediti cosa rimane, cosa ancora c’è di buono. Hai dei problemi, magari gravi? Osserva la forza con cui li affronti, pensa a quel che nonostante tutto, ancora puoi fare, cerca una soluzione e mettila in pratica ora, non poi. Pensi che il mondo faccia pena? Inizia a cercare le cose buone, le persone oneste, coloro che lottano per migliorarlo. Tu decidi su cosa porre lo sguardo, spostalo dalle macerie e inizia ad osservare chi fatica per ricostruire.
Come dico sempre..La verità molte volte sta nella via più semplice. Scrivi cose giuste e che dire..Per me che mastico argomenti di sviluppo personale da anni quello che trovo in quest’articolo ha dell’ovvietà. Ma è sempre un gran toccasana rileggere il concetto cosi da afferrlarlo maggiormente. Soluzioni, speranza e fotografia di quello che vogliamo diventare sono secondo me la ricetta.
Ste