Voglio cambiare carattere

Scritto il 6 gennaio 2012 alle 10:16 - trackback


Alcuni sono convinti che il carattere non sia mutabile, certo possiamo sempre migliorarlo, limarne certe parti molto spigolose, ma fondamentalmente è forte la convinzione che non possiamo essere altro che quello che siamo stati finora. Io credo che il carattere non solo possa essere cambiato nel tempo, ma che possa anche essere completamente stravolto. Non c’è scritto da nessuna parte che dobbiamo vivere tutta la vita con un certo carattere e di sicuro non siamo nati con certe caratteristiche. Puoi tranquillizzarti: si può cambiare carattere!

Che il carattere si formi nel tempo e non sia una componente innata appare abbastanza evidente se consideriamo che da piccoli non avevamo certo il carattere che abbiamo oggi e se consideriamo che esso si forma sotto l’influenza di molti fattori sociali e ambientali. Anche la psicologia spiega che il carattere non è innato ma frutto di una formazione che coinvolge soprattutto (o quasi solamente) il periodo dell’infanzia. Accertato che il carattere che hai oggi non è un dono genetico, possiamo capire come mai è proprio questo, che non ti piace, e non un altro.

Il carattere è qualcosa che ci identifica: non è un caso che le “caratteristiche” siano elementi particolari che ci distinguono dagli altri. Quando identifichiamo una persona tra tante, per via del suo carattere, non facciamo altro che mettere in evidenza quelle parti che la rendono unica, differente e quindi riconoscibile. Questo è un concetto fondamentale: il carattere deve essere visibile. Se non si vedesse non sarebbe un elemento in grado di identificarci. Quindi il carattere è un fenomeno che collega noi stessi con gli altri. Non è quindi un caso che il carattere identifichi, in particolare, una serie di comportamenti propri di una persona.

Il carattere è l’insieme dei comportamenti che sono diventati tipici di ognuno di noi. Esso non è altro che il modo in cui interagiamo con il mondo esterno. Il comportamento ci serve ad ottenere quello che riteniamo importante in un dato ambiente, nel modo migliore possibile. Si tratta i un fenomeno di “adattamento” alla realtà in funzione della nostra visione delle situazioni, delle nostre paure, dei nostri desideri. Agiamo quindi nella maniera che, ai nostri occhi, sembra quella più ottimale per noi. Questo significa che il carattere, che non è altro che il comportamento tipico che abbiamo, è una forma di interazione con il mondo, una scelta.

Si tratta certo di una scelta inconsapevole perché spesso non siamo portati a riflettere che ci comportiamo in un certo modo per un certo motivo o perché crediamo a determinate verità: agiamo e basta, spesso credendo che questo sia “naturale”. Quando ripetiamo gli stessi comportamenti questi diventano pressoché automatici e quindi cominciamo a definirli tratti caratteriali, perché sono usuali al nostro modo di agire, ci definiscono rispetto a tutti gli altri. Ma sono solo un modo, tra tanti, di agire.

Se vuoi cambiare carattere devi risalire alla fonte di questo comportamento: dentro abbiamo una serie di schemi e regole, di valori, di principi. Si tratta di filtri e convinzioni che stabiliscono cosa è giusto e cosa è sbagliato. L’obiettivo è quello di vivere secondo queste regole. Inoltre abbiamo la convinzione circa cosa è piacevole e cosa è doloroso, e cerchiamo di non soffrire ma stare bene. Il comportamento che scegliamo ci porta a rispettare le nostre regole e a cercare sempre di fuggire dal dolore e avvicinarci al piacere. Se vuoi cambiare carattere non basta forzare il tuo modo di agire, devi diventare consapevole delle regole che lo determinano e cominciare a modificare quelle. Se cambia il modo in cui vedi il mondo, il tuo modo di agire cambierà di conseguenza.

Rifletti sulle convinzioni che supportano il tuo modo di agire (anche se sembra senza senso esiste sempre un motivo valido per un tuo comportamento) e sulle regole che definiscono cosa per te è giusto, cosa è sbagliato, cosa è bene e cosa è male. Questa consapevolezza sarà già l’inizio del tuo cambiamento. E ricorda, i tratti del carattere che non amiamo o che chiamiamo difetti, sono sempre basati sulla paura e sull’incapacità di amare.

 


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