Voler cambiare gli altri

Scritto il 25 marzo 2011 alle 18:37 - trackback



  • “Nessun uomo è più tratto in inganno dell'uomo egoista”

     H. W. Beecher

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Forse tutti quanti, almeno una volta nella nostra vita, abbiamo pensato che se solo gli altri fossero stati più qualcosa o meno qualcos’altro, tutto sarebbe stato migliore, noi avremmo ottenuto ciò che volevamo e magari saremmo stati anche felici.

È facile che in una relazione ci sia la tendenza a voler cambiare nel proprio partner aspetti del carattere che non ci piacciono, abitudini che riteniamosbagliate” o comportamenti che se rimossi renderebbero questa persona “migliore”.

Una storiella racconta di un signore che si reca dal medico per avere una cura per il suo malessere. Il dottore, dopo averlo visitato, gli consegna un farmaco prescrivendogli di darlo almeno due volte al giorno al suo vicino di casa. Il paziente risponde: “Adesso sto già meglio”. Si dice per ridere, certo, ma infondo rivela quella convinzione che sia il resto del mondo a dover cambiare per farci stare meglio.

Siamo sempre convinti, quando iniziamo una nostra “crociata”, che la nostra posizione sia più obiettiva, che vediamo le cose nel modo giusto, che abbiamo ragione, che gli altri non se ne accorgono adesso, ma capiranno più tardi. Lottiamo per rendere il mondo migliore cercando di cambiare l’unica cosa che non possiamo in alcun modo modificare: gli altri.

Se veramente siamo certi che un cambiamento porterà miglioramenti e vogliamo che il mondo là fuori se ne giovi, quel cambiamento è dentro di noi che dobbiamo realizzarlo. Siamo noi a dover cambiare.

In un film, The Matrix, il protagonista incontra un ragazzo che è in grado di piegare con la sola forza di volontà un cucchiaio. Invitato a fare altrettanto inizia a tentare inutilmente. Il ragazzo lo invita allora a non guardare alle apparenze cercando di piegare il cucchiaio, ma di “giungere alla verità”: accorgersi cioè che il cucchiaio non esiste e che il solo modo di piegarlo e piegare se stesso.

Solo a distanza di qualche anno ho dato un senso a questo episodio capendone il vero messaggio: la realtà cambia perché cambiamo noi. È impossibile modificarci senza creare un cambiamento attorno a noi, nelle cose e nelle persone.

La cosa saggia che possiamo fare è comprendere che non abbiamo il potere, né il diritto, di pretendere che gli altri cambino, ma abbiamo entrambe le cose se il cambiamento lo cerchiamo in noi. “Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo” disse Gandhi. Invece di guardare in cosa gli altri dovrebbero cambiare, pensiamo a cosa possiamo fare noi stessi, dove dovremmo migliorare, in cosa ancora non siamo come vorremmo.

Invece di pensare “se solo tu fossi…” iniziamo a pensare “come vorrei essere?”, invece di guardare fuori della finestra, iniziamo a guardare nello specchio. Cambiando noi stessi, cambieremo anche il mondo attorno a noi.



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