Vorrei cambiare lavoro

Scritto il 2 agosto 2011 alle 08:10 - trackback



  • “Quando un uomo ha posto un limite a ciò che farà, ha posto un limite a ciò che può fare”

     Charles M. Schwab

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Sei anche tu nella nutrita schiera di quelli che quasi ogni giorno, alzandosi la mattina o rientrando stanchi e insoddisfatti la sera, si ripetono “vorrei cambiare lavoro”? Se è così, o se conosci qualcuno che la pensa in questo modo, devi renderti conto che il lavoro che vorresti non cadrà dal cielo. Se veramente vuoi cambiare lavoro devi per prima cosa definire chiaramente cosa vorresti fare.

In molti dicono che vorrebbero cambiare lavoro, ma non hanno idea di cosa, esattamente, piacerebbe loro fare. Sanno magari che gli piace un certo settore, ma non saprebbero dire che mansione o che compiti svolgere. Questa chiarezza è importante perché tu puoi pensare di voler cambiare lavoro, ma finché non hai un obiettivo preciso non potrai mai raggiungerlo.

Stabilisci sin da subito cosa ti piacerebbe fare, partendo si dal settore che ti interessa, ma andando a definire con precisione che mansioni vorresti svolgere, in che modo ti piacerebbe impegnare la tua giornata, che ruolo professionale vorresti ricoprire. Se questi elementi non sono chiari finirai per commettere un errore molto comune: cercare un lavoro senza sapere bene quale. In questo modo non sei in grado né di focalizzare le tue energie né di preparare curricula, lettere di presentazione e auto-candidature efficaci.

“Vorrei cambiare lavoro” deve diventare “voglio fare questo lavoro, per questa azienda”. E si, non basta che stabilisci che lavoro vuoi fare, devi anche cominciare ad orientarti tra le alternative disponibili, scoprire quali sono le realtà in cui potrebbero assumerti proprio per quel compito. Ancora una volta è la parola “precisione” che fa la differenza. Solo sapendo cosa vuoi fare e dove puoi essere veramente efficace. Se all’azienda a cui ti proponi vuoi spiegare perché vuoi lavorare con loro e come potrai effettivamente essere utile, devi prima di tutto saperlo tu. Questo vuol dire che non tutte le aziende sono uguali e che devi cominciare a capire in quali realtà preferiresti lavorare e perché.

Un elemento ancora fondamentale è sapere chiaramente quali vantaggi avranno le aziende a cui ti proponi nell’assumerti. Non conta tanto l’esperienza (quando dici “vorrei cambiare lavoro” io penso che magari vorresti farne uno anche totalmente differente dal tuo attuale) ma la tua creatività, la passione, l’interesse sincero. Questo significa che la scelta giusta, se vuoi cambiare lavoro, è quella di fare delle tue passioni la tua prossima occupazione.

Quando lavori per passione e non per denaro, la differenza in fatto di soddisfazione, serenità, realizzazione personale e professionale, ma anche di performance, è indiscutibile. Scegli di coltivare la tua passione, scegli di inseguire i tuoi sogni e ti troverai ad avere quel qualcosa in più che fa la differenza quando ti proponi per un nuovo lavoro.

Se finora hai pensato “vorrei cambiare lavoro” ma non hai mai preso “il toro per le corna”, allora adesso è arrivato il momento di agire: comincia a fare chiarezza su cosa vuoi fare, come e dove. Da qui nasce l’energia indispensabile per trasformare concretamente la tua vita.


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3 Commenti a “Vorrei cambiare lavoro”

  1. Giacomo scrive:

    Ciao Tiziana,
    una cosa è importante da capire: i forse rendono impossibile ogni scelta.
    La cosa da fare è eliminarli. Capire innanzi tutto se basta questa scuola per
    aprire un erboristeria, che costi avrebbe farlo, che mercato c’è, cosa renderebbe
    differente
    la tua dalle altre (altrimenti come vendi?), quanto costa il corso,
    se è compatibile con il tuo lavoro attuale. Su dati precisi si prendono decisioni migliori
    Di domande ne possono venire fuori molte, apri una discussione nel forum e ne parliamo,
    magari anche con chi ha esperienze utili per te. A presto

  2. tiziana scrive:

    buongiorno, mi chiamo tiziana e sono una delle tante (forse) persone a cui piacerebbe cambiare lavoro, semplicemente perchè non vedo futuro in questa azienda e anche perchè per far carriera bisognerebbe andare a letto col capo (cosa che assolutamente non farei) o “leccare il cosiddetto deretano al capo” (scusa per l’espressione). Mi piacerebbe fare una scuola di naturopatia, che dura 3 anni e ke FORSE mi darebbe la possibilità di lavorare come erborista: dico FORSE perchè sarebbero comunque 3 anni dove spenderei soldi per poter frequentare la scuola, e FORSE perchè chi mi garantisce che alla fine riuscirei ad aprire un’attività tutta mia? È vero che tentar non nuoce, ma sono comunque dei soldi che andrei a perdere… Scusa per il mio commento troppo sbrigativo, ti auguro buona giornata. Tiziana

  3. Stefano scrive:

    Ciao Giacomo,
    conosco purtroppo troppa gente nelle condizioni che tu dici. Sento spesso dire frasi del tipo “ufff, inizia un altra giornata di prigionia”, oppure “ok, son le 7e mezza, parto per la miniera..”. Il fatto è che tutte queste persone hanno paura di cambiare, paura di rimanere senza lavoro, di non riuscire più a mantenere la propria famiglia, ecc. La prima cosa che dico quando sento frasi del genere, che esprimono l’assouluta insoddisfazione per il proprio lavoro è proprio questa: “MA SE NON SEI CONTENTO CAMBIA NO!! sei negli anni più belli ed energici della tua vita che fai li se sei insoddisfatto??” Loro sbuffano e mi riempiono di “ma se poi questo, ma se poi quello..??, ecc”. In un modo o nell’altro la maggior parte di noi deve guadagnare per vivere lavorando. Ma il primo obiettivo secondo me dovrebbe essere, come scrivi tu, il fare chiarezza. Capire cosa piace fare, le proprie passioni, dove eventualmente approfondire studiando e poi (adattandosi quel poco) buttarsi a capofitto alla ricerca di un lavoro che rispecchi quanto sopra. Lo so, scrivere è semplice, ma alla fine è verità. Cambiare è rischioso, certo, ma ne vale sicuramente la pena!
    Ciao, Stefano